Dpcm 2 novembre, può succedere di tutto: dal coprifuoco alle 18 a quello alle 21
In dubbio anche il meccanismo per stabilire i lockdown locali: ma ci sono alcuni punti fermi
02/11/2020 di Gianmichele Laino
Può succedere di tutto con il dpcm 2 novembre. Ci sono talmente tante carte sul tavolo che è difficile metterle in ordine. Dopo la riunione tra l’esecutivo e le regioni avvenuta nella mattinata del 1° novembre, infatti, sono emersi pochi punti fermi (su cui c’è sostanzialmente un accordo) ma sono emerse anche tante altre soluzioni che, alla fine, saranno decisive soltanto quando Giuseppe Conte apporrà la sua firma al documento – che sicuramente arriverà nella serata di oggi o al massimo domani, dopo un confronto in parlamento – che stabilirà nuove misure restrittive in Italia fino al prossimo 4 dicembre.
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Dpcm 2 novembre, quali sono i punti fermi
Ci saranno senz’altro alcuni punti fermi nel dpcm 2 novembre. Questi saranno senza dubbio lo stop agli spostamenti tra regioni, la chiusura dei musei e la didattica a distanza per tutte le scuole superiori e non soltanto al 75% nelle scuole secondarie di secondo grado. Con la didattica a distanza anche per la terza media si entra già nel campo delle ipotesi, anche se questa soluzione non avrebbe una opposizione così forte come le altre che il governo propone.
Ad esempio, il coprifuoco. Si tratta di un vero e proprio braccio di ferro tra i rigoristi (rappresentati dal ministro della Salute Roberto Speranza e dal Partito Democratico) e tra quelli che invece vorrebbero evitarlo (tra questi, soprattutto Italia Viva). Tuttavia il presidente Giuseppe Conte sarebbe pronto a trovare una soluzione di mediazione. Il ministro della Salute, basandosi sui dati del monitoraggio settimanale di cui è in possesso, ritiene fondamentale un coprifuoco alle 18. Ipotesi non particolarmente apprezzata dagli altri componenti del governo: alla fine, potrebbe essere possibile spostare l’orario alle 20 o alle 21.
In questo modo, in ogni caso, tornerebbero le autocertificazioni per gli spostamenti assolutamente necessari, tra cui quelli per giustificati motivi di lavoro o per improrogabili motivi di salute. Una sorta di lockdown generalizzato che potrebbe riguardare il tardo pomeriggio o la serata italiana.
Dpcm 2 novembre, i provvedimenti locali e i possibili lockdown
Fino a questo momento abbiamo parlato di provvedimenti nazionali. Mentre invece l’oggetto della discussione ruota anche intorno a provvedimenti di carattere locale. Qui, si parla di lockdown veri e propri, per tutto l’arco della giornata. Il punto di riferimento potrebbe essere la tabella dello studio realizzato in collaborazione con il Comitato tecnico-scientifico e che valuta, sostanzialmente, l’indice Rt. I valori superiori a 1,5 o a 2 potrebbero essere sottoposti a lockdown, ma potrebbero essere prese in considerazione anche la saturazione delle strutture sanitarie e delle terapie intensive, così come altri fattori di rischio che verrebbero resi espliciti (per evitare fraintendimenti) all’interno del prossimo dpcm 2 novembre.
Altro nodo è quello della scuola: sarà aperta anche in corrispondenza di lockdown locali? Il governo vorrebbe tenerle aperte, in quel caso, mentre i presidenti di regione sarebbero per la chiusura degli edifici scolastici e per l’estensione della didattica a distanza. Oggi sarà giornata di discussioni e approfondimenti. Ma la sensazione è davvero quella che potrebbe succedere di tutto.