Aumento contagi, arriva la stretta sulle discoteche e il “no” di alcune regioni

Si pensa a controlli e restrizioni più decisi per gli stabilimenti-discoteche in vista di Ferragosto

13/08/2020 di Marta Colombo

Secondo il governo, servono controlli e restrizioni più severi per gli stabilimenti-discoteche in vista di Ferragosto. Le regioni, però, sono divise con il “no” di almeno la metà dei governatori durante una riunione straordinaria. 

Nel corso degli ultimi giorni, sono continuati a salire i contagi in Italia: secondo il ministero della Salute, sono 481 i nuovi casi registrati in un solo giorno il 12 agosto, mentre erano 421 l’11. Le regioni senza nuovi casi sono Valle d’Aosta, Molise e Basilicata.

«Ho firmato una nuova ordinanza che prevede test molecolare o antigenico, da effettuarsi con tampone, per chi arriva da Croazia, Grecia, Malta e Spagna. Inoltre si aggiunge la Colombia alla lista dei Paesi per cui è previsto divieto di ingresso e transito”, Ha annunciato il ministro della Salute Roberto Speranza su Facebook. «Dobbiamo continuare – afferma – sulla linea della prudenza per difendere i risultati raggiunti negli ultimi mesi con il sacrifico di tutti».

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La riunione straordinaria e la questione delle discoteche

La riunione straordinaria tra regioni e governo è stata convocata dal ministro degli Affari regionali Francesca Boccia e hanno partecipato anche il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli e quello della Salute Speranza.

Si è parlato in particolare delle discoteche e si va verso una stretta per contrastare gli assembramenti dovuti alla vita notturna estiva, in particolare nei locali all’aperto dove non sono rispettate le misure anti-virus. Speranza ha segnalato la necessità di prendere provvedimenti più severi, specialmente in vista di Ferragosto.

In Toscana, ad esempio, il presidente della Regione Enrico Rossi ha firmato un’ordinanza che prevede una distanza di almeno 2 mt per chi accede alla pista da ballo e l’obbligo di registrare ogni accesso e mantenere il registro per almeno due settimane.

Intanto, aumenta il numero di giovani vacanzieri positivi al virus dopo essere tornati da località come la Croazia e la Grecia.

«E’ ovvio che nelle prossime settimane dovremo cominciare a mettere in campo dei controlli sanitari sulle persone che rientrano da Paesi dove il tasso di contagio di coronavirus è molto più elevato di quello italiano, ne stiamo parlando con il ministro della Salute Roberto Speranza”, ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. «Si pensa a un obbligo di test da fare presso le aziende sanitarie locali per chi rientra dalle vacanze e dai viaggi di lavoro, oppure per gli stranieri che arrivano in Italia, su questo sta lavorando il Ministero della Salute per dare norme omogenee».

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