Roberto Baldoni, ormai ex direttore dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, si è dimesso all’inizio di questa settimana. Da quel momento in poi, considerato che si è trattato di una mossa che non molti si aspettavano a livello di governo ma che comunque arriva in seguito a mesi di tensione, il chiacchiericcio e le voci di corridoio sulle dimissioni Roberto Baldoni non sono mancate. Nella giornata di mercoledì Giornalettismo ha scelto di ripercorrere quello che è stato l’ACN dall’inizio raccogliendo anche le voci da palazzo che hanno inquadrato in Bruno Frattasi il suo probabile successore.
Al di là del ripercorrere i passi di Baldoni insieme a Nunzia Ciardi e del capire cosa sia la strategia nazionale per la cybersecurity che l’ex direttore non ha potuto portare a compimento, abbiamo cercato di mettere ordine nelle voci che si sono susseguite alle sue dimissioni. Due sono i nomi che maggiormente sono stati fatti, quello di Bruno Frattasi – visto come successore più accreditato – e quello di Francesco Massi.
Al di là di chi prende il suo posto, comunque, abbiamo scelto di inquadrare il presunto legame che ci sarebbe – secondo il gruppo hacker stesso – tra gli attacchi di NoName057 ai siti istituzionali italiani e la scelta di Baldoni. Infine, mettendo insieme i pezzi, abbiamo potuto ragionare sul perché di questa rinuncia che sembra essere più politica che legata ad effettive ragioni pratiche.