Loghi simili, funzioni differenti: la “guerra” dello storage tra OneDrive e iCloud

Da una parte Microsoft, dall'altra Apple. Due giganti delle tecnologia che mettono a disposizione degli utenti (a pagamento) i loro spazi virtuali per l'archiviazione di file

22/05/2023 di Redazione Giornalettismo

Uno spazio non tangibile, ma talmente vasto da poter “ospitare” migliaia di file di singoli utenti. Uno spazio di archiviazione messo a disposizione (a pagamento) da molte aziende tecnologiche, per consentire a chi non vuole congestionare la “memoria” del proprio dispositivo (che sia un pc o un tablet, ma anche uno smartphone) di archiviare foto, documenti e video. Una nuvola informatica che consente di archiviare ed elaborare dati in rete, senza occupare lo spazio fisico messo a disposizione sui nostri device. E, come spesso accade, anche su questo c’è grande concorrenza, con il mercato pronto a offrire sempre prodotti diversi, con funzionalità differenti. Ci sono due aziende tra i principali attori protagonisti del mondo cloud: da una parte Microsoft, dall’altra Apple. Quali sono le differenze tra i rispettivi prodotti, OneDrive e iCloud?

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Innanzitutto, occorre sottolineare un aspetto fondamentale: le dinamiche del cloud sono le stesse per tutte le aziende (quindi, oltre ad Apple e Microsoft dobbiamo inserire nell’elenco dei prodotti sul mercato anche Google Drive, Amazon Drive e molti altri). Il principio alla base di questa nuvola informatica è lo stesso per tutti e viene spiegato alla perfezione – in termini “poco informatici” ma molto comprensibili – dal vocabolario dell’Enciclopedia Treccani: «Attraverso internet, il cloud computing consente l’accesso ad applicazioni e dati memorizzati su un hardware remoto invece che sulla workstation locale. Per le aziende di grosse dimensioni implica dunque un ingente abbattimento dei costi; non sono più necessari hardware potenti (costosi e soggetti a frequenti manutenzioni), ma basta una macchina in grado di far funzionare l’applicativo d’accesso alla “nuvola”». Spazi di archiviazione remoti, senza congestionare reti e server interni per l’archiviazione.

Differenze OneDrive-iCloud, come funzionano i due sistemi

Nuvole che campeggiano sui loghi di due delle principali aziende che forniscono questo servizio. E ora proviamo a spiegare le differenze OneDrive-iCloud. Perché, nonostante il principio alla base sia lo stesso per tutte le aziende, ogni prodotto ha un costo al pubblico diverso dall’altro. E sono diversi anche i tempi di archiviazione, le dimensioni degli spazi di archiviazione, i tempi di sincronizzazione (tra un dispositivo e il “proprio” spazio di archiviazione), i livelli di sicurezza e l’integrazioni con prodotti di terze parti.

I costi

Per parlare del prezzo occorre sottolineare un aspetto fondamentale nelle differenze OneDrive-iCloud. Microsoft e Apple propongono all’utente-cliente una serie di alternative, con un costo variabile in base ai giga (o ai tera) richiesti. Entrambe offrono uno spazio di archiviazione gratuito, fino a 5 gigabyte. Poi, però, le strade si dividono. OneDrive ha tre scaglioni (al mese) di prezzo che si dividono così: 1,99 dollari per 100 giga di spazio, 6,99 $ per un terabyte e 9,99 $ per il “massimo” di 6 terabyte (ovviamente ci sono altre tariffe per chi acquista anche i pacchetti Office 365). iCloud, invece, è l’unico a offrire “solamente” 50 giga di archiviazione a 0,99 $, per poi salire ai 2,99 $ per i 200 giga, fino ai 9,99 $ per lo spazio massimo di 2 terabyte.

La condivisione e la sincronizzazione

Se per quel che riguarda la condivisione dei file, l’unica differenza tra i due prodotti è data dal fatto che iCloud “non parla” con le app Android. Per quel che riguarda la velocità di sincronizzazione, OneDrive può sfruttare un elevato numero di server e – quindi – ha margini temporali più ridotti. Ma anche per via della maggiore facilità di integrazione tra i programmi Office (che sono i più diffusi, anche tra chi utilizza un Mac come personal computer, soprattutto nelle aziende) e la “nuvola” di casa Microsoft. Discorso diverso, invece, per quel che riguarda iCloud: il numero ridotto di server non permette ad Apple di offrire la stessa velocità. Ma questo vale solamente per i file di grandi dimensioni, mentre per i più piccoli non ci sono differenze.

Differenze OneDrive-iCloud, la sicurezza

I due prodotti sono differenti anche per quel che riguarda la sicurezza, l’ago della bilancia pende verso il prodotto di casa Microsoft. Basti pensare che iCloud fornisce una crittografia SSL (Secure Sockets Layer), mentre OneDrive aggiunge alla SSL la PFS (Perfect Forward Secrecy). Ma la vera differenza è nella fase di transito: OneDrive rimanda solamente a portati HTTPS, alzando gli standard di sicurezza.

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