Di Battista ha speso mille euro al mese di consulenze legali nella scorsa legislatura
05/03/2019 di Enzo Boldi
Essere un politico alle prime armi può rivelarsi molto costoso, soprattutto se alle proprie spalle non si ha un curriculum formativo adeguato. E così, come riporta Il Giornale, si scopre come nell’ultima legislatura il Movimento 5 Stelle abbia speso 628mila euro in spese legali. Non si tratta di avvocati per gestire chissà quale cause o difendersi da qualche accusa e/o processo, ma si consulenze per affrontare in maniera più adeguata quella giungla parlamentare fatta di leggi, codici e norme. Il più spendaccione, in questo ramo, è stato l’ex deputato Alessandro Di Battista.
Il Giornale si basa sui dati pubblicati dal portale maquantospendi.it, salito alla ribalta già nei giorni scorsi per aver reso pubblici molti altri dati economici attorno al Movimento 5 Stelle. E proprio dalle loro tabelle, che si basano sulle rendicontazioni grilline nel corso dell’ultima legislatura, è emerso che Alessandro Di Battista ha speso 55.837,33 euro in 57 mesi per pagare gli avvocati che gli davano supporto per la sua attività legislativa. Sul sito non c’è scritto il dettaglio di ogni singola spesa, ma viene pubblicato solo il rendiconto finale.
Di Battista e le spese per i consulenti
Tra le ipotesi più papabili che hanno portato a gonfiare così tanto il salvadanaio per un team di legali c’è quella formativa. Di Battista, infatti, prima di intraprendere la carriera politica si era diplomato al liceo Scientifico, aveva intrapreso un percorso di studi in materie artistiche all’Università Roma Tre, aveva conseguito un master in Tutela internazionale dei diritti umani. Un percorso che difficilmente può aprirti le porte del Parlamento senza conseguenze.
Fico ne ha spesi 24mila, Di Maio solamente 3mila
E, per evitare di incorrere in brutte figure dal punto di vista del funzionamento della macchina legislativa e del diritto, probabilmente Di Battista ha preferito farsi consigliare da alcuni avvocati per completare al meglio la propria formazione. Nelle classifica dei rendiconti per le spese legali troviamo anche Roberto Fico con oltre 24mila euro spesi, mentre Luigi Di Maio (che nella scorsa legislatura era vicepresidente della Camera) ne ha spesi solo 3mila.
(foto di copertina ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)