Anche Di Battista è felice: «Mai una famiglia di potenti è stata presa a schiaffi come è accaduto stanotte»

15/07/2020 di Enzo Boldi

La parziale nazionalizzazione delle Autostrade ha fatto esultare il Movimento 5 Stelle che, da questa mattina, si è posto in una posizione ottimistica guardando il bicchiere mezzo pieno. Sta di fatto che i pentastellati si trovano nel mezzo del guado: da un lato i proclami sulla revoca delle concessioni; dall’altro l’aver accettato un accordo con la famiglia Benetton. Ma, per il momento, il fronte giallo del governo sembra essere molto felice e ottiene anche la pacca sulle spalle da parte dell’ex deputato Alessandro Di Battista.

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«Io leggo che lo Stato prende il controllo di una infrastruttura che è stata gestita da privati, sappiamo tutti come è stata gestita negli ultimi anni, con enormi profitti e carenze di investimenti che, sulla sicurezza, hanno prodotto 43 morti – ha detto Alessandro Di Battista in un video in diretta su Facebook -. Io non ricordo, nel Paese dove tutti gli scandali finiscono a tarallucci e vino, una famiglia di potenti presa a schiaffi come è stata presa ieri notte, grazie alla durezza del Movimento Cinque stelle e del presidente del Consiglio che ha sposato la linea Movimento Cinque stelle».

Di Battista si complimenta con il governo

Occorre ricordare all’ex deputato pentastellato che la linea dura del Movimento 5 Stelle doveva portare alla revoca delle concessioni. Poi il tempo è passato – siamo quasi a due anni dalla tragedia del Ponte Morandi – e solo oggi si è arrivati a una decisione che, però, non prevede l’intera rimozione di Atlantia dalla gestione di Autostrade. La famiglia Benetton, infatti, non siederà più nel consiglio di amministrazione, ma manterrà il 10% delle quote azionarie (il 51% sarà di Cassa deposito e Prestiti, quindi dello Stato).

La vittoria di Pirro

Insomma, si cerca di esultare guardando il bicchiere mezzo pieno, facendo dimenticare quel che veniva detto – con toni esacerbati – solo qualche tempo fa. E quando veniva detto agli esponenti pentastellati che la revoca era difficile da condurre in porto per via delle penali, rispondevano facendo spallucce e annunciando la rimozione totale del Gruppo Benetton da Autostrade. Cosa che, lo dicono i termini dell’accoro con Aspi, non è avvenuta.

(foto di copertina: da pagina Facebook di Alessandro Di Battista)

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