Perché lasciare spazio su Canale 5 a Daniela Martani per dire che «si muore, non siamo eterni»?

Le ex concorrente del grande fratello e ex hostess ha detto a Mattino Cinque, parlando di Covid, che tanto tutti dobbiamo morire

20/12/2020 di Ilaria Roncone

A far notare la questione è il giornalista Francesco Canino su Twitter, condividendo il video dell’intervento di Daniela Martani a Mattino Cinque e la reazione del conduttore e dell’altra interlocutrice. La Martani, ex concorrente del Grande Fratello e ex hostess di Alitalia al centro degli scioperi contro l’azienda nel 2009, sostiene la tesi del tanto si muore, non siamo eterni e «dobbiamo fare pace col concetto di morte». Il conduttore, visibilmente in disaccordo, le toglie il collegamento mentre parla.

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Daniela Martani morti Covid

«Bisogna dire che si guarisce da questa malattia, non c’è un pericolo reale», afferma Daniela Martani a Mattino Cinque. «Però qualcuno no», le fa notare Francesco Vecchi. «Qualcuno no, Francesco, ma non è che siamo eterni. Noi dobbiamo forse far pace con il concetto della morte», dice lei. Anche l’altra interlocutrice si innervosisce: «Ma che cosa sta dicendo? Noi dobbiamo sconfiggere il virus». Nella confusione generale e nel sovrapporsi delle persone in studio la Martani sottolinea che la morte non deve essere un tabù. Il contesto, però, non è adeguato e il conduttore si spazientisce: «Che discorso è? Dai, ciao Daniela. Ciao, ciao» continua a ripetere salutando anche con la mano, impendendole di proseguire e chiedendo il ritorno della linea allo studio. Non manca nemmeno di sottolineare che il discorso non ha senso perché «non è che siccome si muore allora ci facciamo gli affari nostri e andiamo a 300km/h in autostrada».

Un teatrino evitabile

Non sarebbe forse il caso di riflettere prima di ospitare qualcuno in un programma televisivo, sicuramente conscio dei ragionamento che fa? Il momento è delicato e un teatrino come quello a Mattino Cinque con Daniela Martani non era necessario. Il conduttore è in palese disaccordo e non ha alcuna intenzione di dar voce – lui come il suo programma, possiamo immaginare – all’opinione di chi, fondamentalmente, su una delle reti più seguite del paese afferma che dobbiamo fare pace con la morte per Covid e accettarla. Non si tratta di censura, chiariamoci, ma di evitare scenette che possono portare audience, spettacolo e tutto quello che si vuole ma che – in questo particolare momento, con i vaccini in arrivo – fanno solamente danni.

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