Più contagi e meno mascherine, Crisanti: «Tutelare gli interessi commerciali ma attenzione a un nuovo lockdown»

Dopo l’aumento di casi pari a 380 registrato nella giornata di ieri Crisanti ha osservato che è importante la tutela degli interessi commerciali ma la guardia va tenuta alta: «Attenti al pericolo di un nuovo lockdown». Sui migranti il virologo dice che «sono stati abbandonati a e stessi: servivano controlli a tappeto». Il messaggio è chiaro: ok vivere la vita più serenamente dopo il lockdown e la scorsa primavera ma bisogna comunque mantenere la guardia alta nei casi in cui il contagio può diffondersi più facilmente.

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«Usate le mascherine e rispettate la distanza di sicurezza»

«Non bisogna agitarsi, perché è giusto vivere un periodo di rilassamento dopo le difficoltà del lockdown, ma la vigilanza va mantenuta»: questa la raccomandazione di Crisanti, che invita a utilizzare i Dpi quando necessario. Nelle ultime due settimane il livello di mascherine vendute nelle farmacie è leggermente salito ma rimane comunque di molto al di sotto rispetto a tre mesi fa. Nell’ultimo periodo si è rilevata una maggiore positività di persone giovani e asintomatiche: «Succedeva anche prima che ci fossero casi tra questa categoria di cittadini però avevamo un approccio diverso, i test servivano per fare diagnosi. Ora abbiamo avviato una fase di screening e vediamo il vero volto dell’epidemia, che coinvolge anche i giovani».

Crisanti sui migranti e il coronavirus

Dopo il caso dei migranti positivi in Veneto, Crisanti – i cui rapporti con la regione ultimamente si sono raffreddati – ha osservato come possa accadere se non si presta la massima attenzione. «Bisogna in qualche modo difendersi da questa narrativa degli extracomunitarti che portano il virus. Queste persone sono state lasciate sole durante l’epidemia, non gli hanno fatto i test – dice Crisanti – Ora però si scopre che vengono infettati, cosa che però succedeva fin dall’inizio. Sono stati abbandonati a se stessi a suo tempo, ad esempio non ho notizia di un’analisi condotta a tappeto sui centri per migranti. Io però avevo sollecitato al Veneto un’analisi dei richiedenti asilo già il 30 di marzo».

(Immagine copertina: screen di L’Aria Che Tira)

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