Coronavirus, il monito di Lebron James: «Senza pubblico io non gioco»

L’emergenza coronavirus ha inevitabilmente colpito anche il mondo dello sport: partite di calcio prima cancellate poi la decisione di giocarle a porte chiuse, eventi rinviati, interi campionati fermi. Chi ci rimette è il pubblico, che non può ammirare dal vivo le giocate dei propri beniamini. Ma d’altronde, la salute delle persone viene prima di ogni altra cosa. Gli sportivi di ‘casa nostra’ – pur storcendo il naso – si sono adattati alle decisioni prese dagli organi competenti. Ma dall’altra parte del mondo c’è qualcuno che non vuole sentire ragioni.

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Lebron James: «Non mi importa del coronavirus, senza tifosi io non gioco»

È il caso di Lebron James, campione Nba dei Los Angeles Lakers. Il 35enne cestista statunitense ha annunciato che in caso di gare a porte chiuse per l’emergenza coronavirus lui non scenderà in campo: «Senza tifosi non gioco, abbiamo bisogno dei tifosi, io gioco per loro, che facciano quel che vogliono, ma io in un palazzetto vuoto non gioco», ha detto Lebron al termine della partita tra Lakers e Bucks allo Staples Center, match nel quale il campione ha prodotto anche 37 punti, 8 rimbalzi e altrettanti assist.

Finora negli Stati Uniti non è stato avviato alcun provvedimento per fronteggiare l’emergenza coronavirus. L’unico monito che è stato inviato ai giocatori è quello di evitare autografi, selfie e scambiarsi il “5” con i tifosi e anche tra i giocatori stessi. Ma nella circolare inviata alle federazioni, l’Nba non esclude in ogni caso la possibilità di giocare alcune partite a porte chiuse se il contagio da coronavirus dovesse espandersi. Ancor prima che questa decisione possa essere attuata, arriva già l’avvertimento di Lebron James, uno dei migliori cestisti di tutti i tempi.

[CREDIT PHOTO: INSTAGRAM/LEBRON JAMES]

 

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