Rai e Mediaset “approfittano” del coronavirus e lanciano la battaglia sulle partite in chiaro

Inter-Juventus in chiaro su Rai1. No, su Canale 5. No, solo su Sky e a pagamento. C’è grande confusione intorno alla decisione, avanzata dal ministro Vincenzo Spadafora, di trasmettere le partite di calcio gratis in diretta televisiva, dopo l’obbligo di disputare i match a porte chiuse per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Rai1 si è subito fatta avanti e ha proposto di poter dare il Derby d’Italia su Rai1. Ma la concorrente Mediaset non ci sta e a sua volta ha ribattuto, affermando di poter trasmettere la partita su Canale 5. A frenare questa battaglia ci ha comunque pensato la Lega Calcio: non si può fare, il contratto prevede solo la trasmissione in pay tv. Ci vorrebbe un decreto d’urgenza del governo, ma la partita è in programma domani. I tempi sono strettissimi e insomma la probabilità di vedere su Rai1 o su Canale 5 o su Tv8 (il canale gratuito di Sky) è davvero ridotta al lumicino.

LEGGI ANCHE –> Il vice-allenatore dell’Ajax, Christian Poulsen, messo in quarantena

La lettera di Vincenzo Spadafora

Tutto è iniziato, come detto, dalla lettera che il ministro Vincenzo Spadafora ha inviato al presidente della Figc, Gabriele Gravina, e per conoscenza al Presidente della Lega calcio Serie A, Paolo Dal Pino, in cui chiedeva di valutare le eventuali condizioni per trasmettere in chiaro le competizioni di Serie A almeno della prossima giornata di campionato per far fronte alla decisione di disputare le partite a porte chiuse per ovviare all’emergenza coronavirus. «Nell’attuale fase di emergenza sanitaria lo sport, come molti altri settori della vita sociale e culturale, sta subendo inevitabili conseguenze. Il mondo del calcio, per la passione che suscita e la grande rilevanza che lo contraddistingue, anche in proiezione estera, è certamente tra i settori più esposti», si legge nella lettera. «Superata la fase di primo confronto sulle soluzioni volte a fronteggiare al meglio l’emergenza ed essendosi chiarito, al netto di comprensibili diverse sensibilità, il quadro delle misure vigenti nelle prossime settimane, ritengo opportuno sottolineare la vocazione più autentica dello sport, e quindi del calcio, e cioè quella di unire e consentire a tutti di godere uno spettacolo emozionante, senza ansie, né paure. È con questo spirito che Le chiedo, in questa delicata contingenza, di verificare se favorevoli condizioni, rispettose della normativa vigente e degli accordi in essere, possano eventualmente consentire la libera fruizione televisiva di imminenti competizioni calcistiche di cui si prevede la disputa a porte chiuse».

Gravina si era già espresso favorevole, sostenendo però che l’ultima parola sarebbe comunque spettata alla Lega. Lega che, invece, ha dovuto declinare la proposta. Per la tristezza di tutti gli appassionati di calcio in Italia e all’estero.

[CREDIT PHOTO: INSTAGRAM/JUVENTUS]

 

Share this article