Il documento ottenuto da Guardian: «Il coronavirus durerà fino al 2021 e contagerà l’80% della popolazione in un anno»
16/03/2020 di Gianmichele Laino
Un documento clamoroso che il quotidiano britannico Guardian è riuscito a leggere in anteprima. Si tratta di uno studio realizzato dal Public Health England (Phe), l’agenzia esecutiva del Dipartimento della sanità e dell’assistenza sociale nel Regno Unito che ha iniziato a operare nel 2013. Il destinatario di questo studio è il governo britannico e, in modo particolare, i suoi vertici della sanità. Nelle carte si legge che la durata dell’epidemia di coronavirus fino al 2021 può essere una ipotesi da prendere seriamente in considerazione, così come risulta allarmante la vastità del contagio.
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Coronavirus fino al 2021, il documento del Public Health England (Phe)
In un anno, viene sottolineato nel documento, potrebbero ammalarsi di coronavirus 7,9 milioni di persone con esigenza di ricovero e il contagio potrebbe estendersi a cifre vicine all’80% della popolazione. Queste rivelazioni fanno il paio con le affermazioni poco rassicuranti di Boris Johnson che, venerdì scorso, aveva ricordato come la Gran Bretagna si troverà di fronte alla perdita di molti cari nelle proprie famiglie, proprio a causa del coronavirus. Dichiarazioni che, tuttavia, non hanno fatto il paio con i provvedimenti presi per contenere il contagio. In Gran Bretagna, infatti, non sono state prese misure drastiche come la chiusura dei locali o delle scuole a livello nazionale e la strategia di Boris Johnson sembra essere quella di puntare sull’immunità di massa per contenere il contagio.
Insomma, la circolazione del virus in questa prima fase non sarebbe contrastata proprio per permettere ai cittadini inglesi di assumere delle difese immunitarie molto più forti rispetto al coronavirus. Chris Whitty, consulente sanitario di Boris Johnson, ha comunque fatto delle precisazioni relativamente al documento pubblicato dal Guardian: l’80% della popolazione contagiato, infatti, sarebbe una delle ipotesi pessimistiche, il classico scenario della catastrofe al quale tutti i governi devono essere preparati.
Coronavirus fino al 2021, quali altri dati contiene il documento
Ma ci sono anche altri dati allarmanti contenuti all’interno del documento del Public Health England (Phe): circa 500mila su 5 milioni di persone strategiche che lavorano «in servizi essenziali e infrastrutture critiche» si ammaleranno in un momento x del contagio da coronavirus, con il picco previsto nel prossimo mese. All’interno di queste persone che lavorano in servizi essenziali, ovviamente, sono compresi anche gli operatori del sistema sanitario nazionale, a contatto con i pazienti, le figure senz’altro più esposte al contagio.
Nel documento, infine, si registra un altro dato con cui anche il governo italiano ha dovuto fare i conti: la mancanza di tamponi sufficienti che possano in qualche modo mappare l’intera popolazione. Per questo motivo, i test dovrebbero essere fatti esclusivamente ai pazienti sintomatici e, inoltre, non potranno essere utilizzati per gli operatori del sistema sanitario che non presentino sintomi. Uno scenario, questo, non dissimile dalla saturazione che si registra in alcuni territori italiani.