Contratto di governo definitivo M5S-Lega, votazione su Rousseau

18/05/2018 di Redazione

Due giorni dopo la chiusura del tavolo tecnico sul programma comuneM5S e Lega hanno pubblicato oggi il contratto di governo definitivo per un nuovo esecutivo politico, il documento finale che sancisce l’intesa raggiunta dalle due forze politiche uscite rafforzate dalle elezioni del 4 marzo. Stamattina, un po’ a sorpresa, è anche iniziata la consultazione degli elettori. Il capo politico del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio ha annunciato la votazione online sulla piattaforma Rousseau per gli iscritti, in una sola giornata, dalle 10 alle 20. I sostenitori della Lega invece si esprimeranno nel fine settimana, ai gazebo. Resta ancora irrisolto il nodo della premiership. Non è chiaro chi guiderà il governo. «Né io né Di Maio», ha chiarito ieri il segretario del Carroccio Matteo Salvini.

Contratto di governo definitivo M5S-Lega, votazione su Rousseau

«Per tutta la giornata di oggi, a partire dalle 10 e fino alle 20, saranno attive su Rousseau le votazioni sul contratto per il governo del cambiamento», ha annunciato stamane Di Maio in un post sul Blog delle Stelle lanciando anche l’hashtag #IoSonoNelContratto. Il messaggio lanciato dal leader M5S sembra anche un invito ad esprimere un parere positivo sul contratto di programma. «Se voi deciderete – ha detto il capo politico ai votanti – che (quella del cotnratto, nda) è la strada giusta da percorrere, nonostante quello che dicono tutti i giornaloni italiani e stranieri, nonostante qualche burocrate a Bruxelles, nonostante lo spread, allora come capo politico del Movimento 5 Stelle firmerò questo contratto per far finalmente partire il governo del cambiamento. Adesso è il vostro momento. Abbiamo lavorato più di 70 giorni per arrivare fino a qui e proporre quanto tutti insieme abbiamo detto in campagna elettorale».

Il programma in 30 punti e 57 pagine

Nel suo post Di Maio ha anche presentato il contratto di governo (con un link al documento definitivo). «Oggi – ha scritto il leader del Movimento 5 Stelle – si è finalmente definito in tutte le sue parti il Contratto per il Governo del Cambiamento. Sono davvero felice. Sono stati 70 giorni molto intensi, sono accadute tantissime cose, ma alla fine siamo riusciti a realizzare quanto avevamo annunciato in campagna elettorale». Il programma comune M5S-Lega si sviluppa in 30 punti e 57 pagine. in copertina c’è la dicitura ‘Contratto per il governo del cambiamento‘ con sotto il logo del Movimento 5 Stelle e quello della Lega.

 

contratto di governo
(Immagine: loghi di M5S e Lega sul contratto di governo)

 

Di Maio ha evidenziato che il contratto di M5S e Lega «vincola» due forze politiche che «sono e rimangono alternative». «In questo contratto non ci sono solo delle proposte, non c’è solo un’idea di Paese, non ci sono solo le nostre battaglie storiche. In questo contratto ci sono le persone che ho incontrato in campagna elettorale», ha scritto ancora il capo politico del Movimento. «C’è – ha proseguito – la qualità della vita delle mamme che lavorano, ci sono i giovani della mia generazione che pensano al futuro, ci sono le famiglie in difficoltà, ci sono i lavoratori che hanno diritto a un salario dignitoso, gli insegnanti vittime di una riforma scellerata, gli italiani che sono emigrati all’estero, ci sono gli anziani che mantengono intere famiglie con la propria pensione, ci sono gli imprenditori che fanno grande il made in Italy, ci sono le forze dell’ordine che tutelano la nostra sicurezza, ci sono i pescatori, ci sono le vittime di reati di violenza che non devono essere lasciati soli dallo Stato».

Più tardi rispetto a quello di Di Maio è arrivato sul programma anche un messaggio del leader della Lega Matteo Salvini. Il segretario del Carroccio su Twitter ha scritto: «Giorni e notti di lavoro, tanti punti del programma della Lega e del centrodestra in questo ‘contratto di governo’. Basta bugie di giornali e tivù, ecco la realtà: vi piace?»,

 

 

Quanto costa

È facile prevedere che il programma di governo di Movimento 5 Stelle e Lega riceverà un via libera dagli attivisti pentastellati, che nelle principali votazioni hanno sempre condiviso la linea dei vertici nazionali. Restano però le forti critiche mosse dalla maggior parte degli osservatori sulle proposte elencate nel programma. Il dito è puntato soprattutto alla spesa prevista per misure come reddito di cittadinanza e taglio delle tasse e alle scarse coperture finanziarie. Si stima per il contratto un costo complessivo di oltre 100 miliardi di euro.

Cosa prevede

Nel programma definitivo di M5S e Lega diffuso oggi ci sono diverse novità rispetto alle precedenti bozze circolate. È saltato ad esempio l’impegno a cancellare 250 miliardi di debito italiano da parte della Bce (la proposta che i titoli di stato di tutti i Paesi dell’Eurozona acquistati dalla Banca centrale europea attraverso il Quantitative easing siano esclusi pro quota dal calcolo del rapporto debito/pil). Sono presenti invece i cosiddetti ‘minibot‘. «Occorre intervenire per risolvere la questione dei debiti insoluti della pubblica amministrazione nei confronti dei contribuenti», si legge nel contratto. E si spiega che «tra le misure concretamente percorribili, spiccano l’istituto della compensazione tra crediti e debiti nei confronti della pubblica amministrazione e la cartolarizzazione dei crediti fiscali, anche attraverso strumenti quali titoli di stato di piccolo taglio».

Per quanto riguarda la revisione della legge Fornero il contratto prevede la possibilità di andare in pensione «da subito» una volta raggiunta quota 100 tra età e contributi. C’è duqnue la reintroduzione delle quote abolite con la riforma pensionistica del 2011 e l’uscita dal lavoro indipendentemente dall’età anagrafica se si sono raggiunti i 41 anni di contributi. Per abolire «gli squilibri del sistema previdenziale» saranno stanziati cinque miliardi. Al momento si va in pensione di vecchiaia con 66 anni e sette mesi (67 dal 2019) o in pensione anticipata se uomo con 42 anni e 10 mesi di contributi (43 e tre mesi dal 2019).

Sul reddito di cittadinanza si prevede prima il potenziamento e la riorganizzazione dei centri per l’impiego in modo da rendere più semplice l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, con una spesa di circa 2 miliardi di euro, poi solo dopo l’avvio del sussidio. L’assegno viene descritto come una «misura attiva rivolta ai cittadini italiani al fine di reinserirli nella vita sociale e lavorativa del Paese», rivolta a chi vive «in condizione di bisogno». L’ammontare è fissato, come è noto, in 780 euro mensili per persona singola, parametrato sulla base della scala Ocse per nuclei familiari più numerosi. Il reddito di cittadinanza presuppone «un impegno attivo del beneficiario che dovrà aderire alle offerte di lavoro provenienti dai centri dell’impiego con decadenza dal beneficio in caso di rifiuto allo svolgimento dell’attività lavorativa richiesta» (leggi qui per approfondire). La capogruppo M5S alla Camera Giulia Grillo ha sottolineato che «non è a tempo». «I 2 anni sono esclusivamente riferiti alla tempistica entro la quale i Centri per l’Impiego posso formulare le tre proposte di lavoro».

Si parla di taglio delle pensioni d’oro, nello stesso capitolo dei tagli ai costi della politica e ai vitalizi dei parlamentari. Gli assegni che dovrebbero essere tagliati secondo M5S e Lega sono quelli non giustificati dai contributi versati. Non c’è nel programma un riferimento a un intervento sulle indennità di deputati e senatori. Si chiede invece di «razionalizzare» l’uso delle auto blu, degli aerei di stato e dei servizi di scorta personale. «Riteniamo doveroso – c’è scritto – intervenire nelle sedi di competenza per tagliare i costi della politica e delle istituzioni, eliminando gli eccessi e i privilegi» concordano le due forze politiche annunciando di voler «ricondurre il sistema previdenziale (dei vitalizi o pensionistico) dei parlamentari, dei consiglieri regionali e di tutti i componenti e i dipendenti degli organi costituzionali al sistema previdenziale vigente per tutti i cittadini, anche per il passato».

M5S e Lega immaginano anche sconti su bollo e assicurazione per gli automobilisti disciplinati. Nel contratto si prevede, in aggiunta ai sistemi punitivi per gli automobilisti scorretti, come la decurtazione dei punti patenti, «un sistema di premialità per chi non commette infrazioni alla guida». Nel paragrafo sulla sicurezza stradale si specifica che occorre inoltre implementare i controlli con necessarie limitazioni sulle patenti straniere. Infine, «è necessario l’aumento delle risorse per il piano nazionale di sicurezza stradale, nonché la verifica dell’efficacia degli interventi attraverso le Regioni».

Nel programma di governo sono previsti anche asili nido gratis ma solo «per le famiglie italiane», rimborsi per nido e baby sitter, ed anche Iva a zero per i prodotti neonatali e per l’infanzia. In una precedente versione in bozza il sostegno per i nidi gratuiti era allargato anche agli stranieri residenti in Italia da almeno 5 anni. Si prevede anche un innalzamento dell’indennità di maternità, un premio economico a maternità conclusa per le donne che rientrano al lavoro e sgravi contributivi per le imprese che mantengono al lavoro le madri dopo la nascita dei figli. Nel contratto si parla anche di sgravi per l’acquisto di un nuovo veicolo ibrido ed elettrico. «Il contributo concesso, che dovrà essere attentamente aggiornato sulla base del tasso di diminuzione dei prezzi internazionali delle vetture elettriche, servirà anche come volano per il rafforzamento della presenza sul territorio di un sistema di vendita e dell’infrastruttura di ricarica». Questi i 30 punti del contratto definitivo:

1. Il funzionamento del Governo e dei Gruppi Parlamentari
2. Acqua pubblica
3. Agricoltura e pesca – Made in italy
4. Ambiente, green economy e rifiuti zero
5. Banca per gli investimenti e risparmio
Banca per gli investimenti
Tutela del risparmio
6. Conflitto d’interessi
7. Cultura
8. Debito pubblico e deficit
9. Difesa
10. Esteri
11. Fisco: flat tax e semplificazione
Sterilizzazione clausole Iva e accise
Detassazione e semplificazione per famiglie, imprese e partite Iva
12. Giustizia rapida ed efficiente
Area Magistratura e tribunali
Area penale, procedura penale e difesa sempre legittima
Certezza della pena
Area civile, procedura civile e costi della giustizia
Diritto di famiglia
Reati ambientali e tutela degli animali
Contrasto alle mafie
Ordinamento penitenziario
Giustizia tributaria
13. Immigrazione: rimpatri e stop al business
14. Lavoro
15. Lotta alla corruzione
16. Ministero per le disabilità
17. Pensioni. Stop legge Fornero
18. Politiche per la Famiglia e natalità
19. Reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza
Reddito di cittadinanza
Pensione di cittadinanza
20. Riforme istituzionali, autonomia e democrazia diretta
21. Sanità
22. Scuola
23. Sicurezza, legalità e forze dell’ordine
Forze dell’ordine
Vigili del Fuoco
Polizia Locale e coordinamento con le forze dell’ordine statali
Cyber security e contrasto al bullismo
Gioco d’azzardo
Occupazioni abusive
Sicurezza stradale
Campi nomadi
24. Sport
Impianti
Società e Associazioni sportive
25. Sud
26. Tagli dei costi della politica, dei costi delle istituzioni e delle pensioni d’oro
27. Trasporti, infrastrutture e telecomunicazioni
28. Turismo
29. Unione Europea
30. Università e ricerca

Al di là delle proposte nel contratto definitivo Movimento 5 Stelle e Lega si impegnano anche a non votarsi contro su punti chiave, «a non mettere in minoranza l’altra parte in questioni che per essa sono di fondamentale importanza», come recita l’accordo al primo capitolo , dedicato al funzionamento del governo e dei gruppi parlamentari. Si tratta di una frase che potrebbe mettere in discussione il vincolo di mandato degli eletti sancito dalla Costituzione. Eventuali contrasti di linea politica forieri di voti contrari in Parlamento vengono demandati al comitato di conciliazione, un organismo controverso.

Berlusconi «preoccupato per il giustizialismo»

Le reazioni al contratto di governo definitivo di M5S e Lega non si sono fatte attendere. Silvio Berlusconi, oggi ad Aosta per appuntamenti elettorali, ha parlato di una sua «preoccupazione», in particolare sulla giustizia. «La preoccupazione è molto forte. Ci sono molti punti – ha dichiarato l’ex premier – che sono addirittura contrari al nostro programma di centrodestra come per la giustizia, dove siamo in una direzione giustizialista. Poi ci sono situazioni non comprensibili sul come realizzarle per i costi, che secondo nostri calcoli sembra ammontino a 100 miliardi. Stiamo venendo punto su punto su cosa siamo lontani e prenderemo al più presto una decisione. Ho detto ai miei di convocare il Comitato di Presidenza al più presto, forse sabato o domenica, dopo un esame approfondito potremo prendere la decisione».

Berlusconi ha parlato anche delle posizioni di Salvini. «Salvini non ha parlato a nome della coalizione, ha sempre parlato a nome suo e della Lega», ha detto il leader di Forza Italia. «La coalizione con un programma comune – ha aggiunto – è altra cosa e non ha nulla a che vedere con il Movimento 5 Stelle». E ancora: «Nell’ultima telefonata a Salvini ho consigliato di tornare a casa».

Lo spread ai massimi da inizio anno

Ma non sono solo gli avversari politici a dirsi preoccupati dopo la pubblicazione del contratto di governo. Anche i mercati finanziari dimostrano di non gradire la bozza definitiva di programma comune di Movimento 5 Stelle e Lega. Lo spread tra Btp e Bund, il differenziale tra rendimento dei titoli di Stato decennali tedeschi e omologhi italiani, si è ampliato ancora. A metà giornata ha toccato i 164 punti base, aggiornando i massimi da inizio anno (rendimento del decennale del Tesoro al 2,22%).

(Foto di copertina da archivio Ansa. Credit immagine: ANSA / ANGELO CARCONI)

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