Contro la contraffazione, nel 2022 Amazon ha schierato anche esperti di machine learning

Emerge dal report annuale che monitora le modalità con cui il colosso dell'e-commerce ha protetto sia i brand, sia i clienti e consumatori

05/04/2023 di Gianmichele Laino

I dati dell’ultimo anno sulla contraffazione negli e-commerce sembrano essere incoraggianti. Almeno quelli che vengono forniti da Amazon che, indiscutibilmente, rappresenta il leader nel settore. Come ogni anno, l’azienda diffonde il suo report sulla tutela dei brand e dei clienti contro quelle forme di vendita che non sono regolari, perché si basano su prodotti non originali. Pallide imitazioni messe in vetrina, magari, a un prezzo ridotto, per convincere l’utente dell’e-commerce a fare quella precisa scelta, senza badare però né al rispetto del brand, né a quello del cliente stesso (convinto, magari, di comprare un originale). Nel 2022, la lotta di Amazon contro la contraffazione si è fortemente rafforzata, puntando moltissimo sulla prevenzione e adottando anche strategie e professionalità diverse. Basandoci sulle parole di Dharmesh Mehta – vicepresidente a livello globale del Selling Partner Services di Amazon -, apprendiamo che, a questo scopo, Amazon abbia investito anche su esperti di machine learning.

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Contraffazione negli e-commerce, il report 2022 di Amazon e le nuove strategie dell’azienda

L’investimento per combattere la contraffazione negli e-commerce è stato importante: l’azienda ha infatti impiegato 1,2 miliardi di dollari e si è servita di 15mila unità per portare avanti questa battaglia. L’obiettivo è stato quello di portare dai 6 milioni del 2020 gli interventi per ritirare merce contraffatta dallo store, agli 800mila del 2022. La strategia è stata quella di impiegare un atteggiamento proattivo per risolvere questo problema storico del settore dell’e-commerce, utilizzare strumenti avanzati (il machine learning, ad esempio), essere molto severi con i responsabili della contraffazione online, lavorare molto sull’educazione dei clienti per renderli consapevoli dei rischi in cui ci si imbatte quando si effettua una compravendita online.

Grazie ai controlli proattivi di Amazon, più del 99% dei prodotti contraffatti sono stati rimossi senza che fosse necessaria la segnalazione da parte delle persone direttamente danneggiate: è il risultato di una scansione, grazie anche agli strumenti di intelligenza artificiale, di circa 8 miliardi di modifiche giornaliere a vari annunci che mostrino segnali di potenziali abusi legati al materiale contraffatto. Amazon sta anche cercando di rafforzare il suo registro per i brand, aggiungendo sempre più registrazioni, utili a combattere i tentativi di vendita dei prodotti che, pur mostrando caratteri simili a questi, non sono inseriti all’interno del registro stesso. Ciò ha portato anche alla rimozione di 5mila brand di prodotti contraffatti.

Alla fine, grazie al combinato disposto tra tutti questi metodi di indagine (compreso il Project Zero che punta all’automazione per l’identificazione dei brand, partito già nel 2020 e ampiamente rodato) e il contatto costante con le forze dell’ordine in diversi Paesi del mondo, Amazon è riuscito ad andare alla radice del problema, contribuendo al sequestro di 6 milioni di materiali contraffatti a livello globale.

 

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