Pappalardo: «Conte e gli altri hanno tre giorni per dimettersi, le forze dell’ordine con noi»
31/05/2020 di Gianmichele Laino
Il generale Antonio Pappalardo ha lanciato il suo «proclama» dopo la manifestazione del 30 giugno a Milano. Intervenuto in diretta Facebook ha dato una sorta di ultimatum al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e al sindaco di Milano Giuseppe Sala: «Avrete tre giorni per dimettervi – ha detto Pappalardo -, il 2 giugno saremo a Roma e, se non ve ne andate voi, troveremo noi il modo di mandarvi via».
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Comunicato Pappalardo, la richiesta di dimissioni per Conte, Fontana e Sala
Sembra un proclama da colpo di Stato. Se non fosse per l’ambientazione grottesca che circonda l’ex Generale di brigata dei Carabinieri in congedo dal 2006. Una maglia della nazionale italiana degli anni Novanta alle spalle, il telefonino che squilla in continuazione sulla scrivania mentre sta parlando con una ricercata solennità, i fogli di un “comunicato stampa” scritti a penna. Il tutto con riferimenti alla piazza di Milano raccontata con toni trionfalistici, che sfiorano l’epica.
«Le forze dell’ordine sono con noi – ha detto il generale Pappalardo -, a Milano ci guardavano con rispetto e per questo non sono intervenute. Ci siamo abbracciati dopo tre mesi, basta con queste mascherine. Il sindaco di Milano mi denuncia perché non le indossavamo? Bene, noi li denunciamo per reati ben più gravi». Accanto a Pappalardo, il segretario regionale dei gilet arancioni in Abruzzo, il sorriso sul volto e una sorta di venerazione per la figura al suo fianco. Un quadro che sarebbe parodia di se stesso se non fosse per il fatto che, nella giornata di ieri, mille persone in piazza a Milano hanno messo a repentaglio la salute pubblica, violando le norme sul distanziamento sociale previste ancora oggi in questa fase di emergenza a causa del coronavirus.
Comunicato Pappalardo, l’appuntamento in piazza a Roma il 2 giugno
Nella giornata di ieri, il sindaco di Milano Beppe Sala ha chiesto al prefetto di denunciare tutte le persone presenti in piazza e dal Viminale sono arrivate dichiarazioni che hanno definito sovversivo il comportamento dei gilet arancioni. Tuttavia, a quanto pare, il movimento è pronto a replicare. Lo farà nella giornata del 2 giugno a Roma, data in cui si sono dati appuntamento nella Capitale anche le forze di centrodestra con Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Forza Italia.