Come rimuovere le tue informazioni personali dai risultati di ricerca di Google

Sul portale della piattaforma, nella sezione supporto, ogni utente potrà compilare il modulo di rimozione delle informazioni fornendo i dati richiesti

03/05/2022 di Martina Maria Mancassola

Qualche giorno fa vi abbiamo parlato del nuovo aggiornamento di Google, secondo cui la piattaforma aveva iniziato, così soddisfacendo le richieste degli utenti, a rimuovere dai risultati di ricerca i loro indirizzi di casa, numeri di telefono e account e-mail. In passato, Google aveva già accettato di rimuovere alcune informazioni sensibili dalla barra di ricerca, ma ora ha ampliato le norme per far sì che le persone possano essere più tutelate in materia di privacy. Chiunque, ora, può richiedere la rimozione delle proprie informazioni personali dai risultati di ricerca di Google.

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Il nuovo aggiornamento della piattaforma permette ora agli utenti di chiedere la rimozione delle loro informazioni personali da Google

Per lungo tempo, il colosso dell’informatica è stato contrario ad un «diritto all’oblio» totale, un diritto riconosciuto dalla legge europea che permette ai cittadini dell’Unione Europea di domandare alle aziende – giganti della tecnologia inclusi -, di rimuovere i dati personali archiviati su di loro. Google, in passato, però, ha solo fornito agli utenti gli strumenti per limitare la sua raccolta di alcune informazioni particolari, nonché quelli per consentire a bambini e giovani adulti di chiedere la rimozione delle loro foto dai risultati della barra di ricerca di immagini di Google. Ora, Google, con la sua nuova funzione di richiesta di rimozione dei risultati di ricerca, permette a tutti gli utenti di domandare alla piattaforma l’eliminazione delle informazioni di identificazione personale su di loro (o su qualcuno che li rappresenti) dai suoi risultati di ricerca, come un numero di telefono, un indirizzo email o l’indirizzo di casa e altre informazioni sensibili di cui i criminali del web potrebbero servirsi per entrare negli account online, come nomi utenti e password. La piattaforma ha dichiarato che questo passo può aiutare le vittime di doxxing, pratica in cui le informazioni su un utente vengono pubblicate sul web senza la sua autorizzazione, con la finalità di recare un danno allo stesso.

Come si fa, quindi, a chiedere la rimozione dei propri dati dai risultati di ricerca? Sulla pagina web di supporto della piattaforma troverai ciò di cui Google ha bisogno per elaborare la tua richiesta di rimozione. La piattaforma spiega quali informazioni personali rimuoverà, come numeri di identificazione riservati del governo, numeri di conto bancario, immagini di documenti di identità, nonché informazioni di contatto, come numeri di telefono e indirizzi e-mail. Dopo aver letto queste informazioni, potrai recarti al modulo di rimozione dei risultati di ricerca di Google e premere «rimuovi le informazioni che vedi in Ricerca Google», e poi, «nei risultati di ricerca di Google e su un sito web». Google ti darà, dunque, indicazioni per contattare l’host del sito web – su cui sono stati pubblicati i tuoi dati -, ma in caso contrario potrai dire di «no, preferisco non farlo».  A questo punto, Google ti chiederà che cosa desideri rimuovere e potrai scegliere tra più opzioni: «Informazioni personali, come numeri ID e documenti privati»​​, «immagini di nudo o contenuti sessualmente espliciti», «contenuti che mi riguardano presenti su siti con pratiche abusive per la rimozione dei contenuti», «contenuti che devono essere rimossi per altri motivi» o «immagini di un individuo attualmente di età inferiore a 18 anni». Effettuata la tua scelta, dovrai compilare il modulo con le informazioni corrispondenti, incluso il tuo nome completo, paese di residenza, il tuo indirizzo email di contatto e l’elenco dell’indirizzo (e degli indirizzi, se sono più di uno) web delle tue informazioni personali. Google ti farà un’ultima domanda: se le tue informazioni personali riguardano il doxxing. La piattaforma, infatti, ti chiederà se le informazioni vengono «condivise con intenzioni dannose, minacciose o moleste». Se è così, in questo caso dovrai selezionare «sì».

Dovrai stare attento a fornire tutti gli indirizzi web in cui hai trovato le tue informazioni. Google potrebbe anche richiederti di condividere screenshot a sostegno della tua richiesta e per aiutare lo stesso a restringere la richiesta a te. Puoi inviare fino a 1.000 indirizzi web per volta. Una volta terminato, non ti rimane che controllare il modulo di «firma» in fondo al modulo. Questa possibilità è sicuramente un passo in avanti ma non sarà semplice né ti garantirà che Google agirà per tuo conto. La piattaforma ha, infatti, dichiarato che «valuta tutti i contenuti della pagina Web per garantire che non stiamo limitando la disponibilità di altre informazioni ampiamente utili, ad esempio negli articoli di notizie», e che se le tue informazioni sono parte di una condivisione pubblica, perché documenti giudiziari o siti Web governativi, non verranno rimosse.

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