Come riconoscere la contraffazione quando si fa shopping online

Una guida su come comprare online con un occhio critico per non cadere "intenzionalmente" nelle truffe dei prodotti falsi

05/04/2023 di Redazione Giornalettismo

Esistono siti che nascono con l’intento di truffare gli uenti-clienti. Altri che, invece, non effettuano un controllo capillare dei venditori che vengono ospitati all’interno dei loro marketplace. Il fenomeno dei prodotti “di imitazione” e del falsi brand (spacciati per reali) è in continua evoluzione. I grandi attori dell’e-commerce hanno provato, nel corso degli anni, a sottoscrivere accordi con aziende e istituzioni, oltre a implementare i propri sistemi di certificazione e controllo. Ma ci sono indicazioni sul come riconoscere la contraffazione online? In questo approfondimento, proveremo a spiegare le best practices per evitare di incappare in incauti acquisti.

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Partiamo dai siti di e-commerce. Esistono, sempre online, alcuni portali che mettono a disposizione la loro esperienza per dare un rating ai vari “negozi”. Una valutazione che non si basa esclusivamente sulle recensioni dei consumatori (elemento che resta, comunque, fondamentale perché è tramite l’esperienza di chi ha già acquistato un prodotto che si possono evidenziare lacune ed eventuali truffe), ma anche sull’affidabilità di un sito. Nei giorni scorsi, per fare un esempio, abbiamo parlato di eShoppingAdvisor che – negli ultimi tempi – ha anche implementato il suo servizio grazie a strumenti di intelligenza artificiale (per scandagliare all’interno delle valutazioni per scoprire eventuali false recensioni) e la tecnologia blockchain.

Un esempio nel mare immenso di internet. Perché se è vero che spesso e volentieri si rischia di incappare in false recensioni (scritte attraverso chatbot o su “commissione”) è altrettanto vero che il web permette all’utente di accedere a portali (come Trustpilot) in cui è possibile effettuare un confronto diretto sulle esperienza di altri cittadini in merito all’acquisto di un prodotto online. Strumenti che, dunque, già possono fornire una prima scrematura di fronte agli inganni in cui si può cadere nel tentativo di acquistare un prodotto. Perché, per esempio, quando si acquista qualcosa da un e-commerce, è buona pratica verificare le politiche di consegna, di reso e l’eventuale presenza di un servizio clienti attivo e pronto alla risposta. Qualora solo uno di questi elementi mancasse all’appello, sarebbe opportuno desistere dall’acquisto su quel portale.

Come riconoscere contraffazione online, la guida

Dall’azienda al prodotto. Se per quel che riguarda l’affidabilità di un’azienda il web mette a disposizione numerosi strumenti, diventa più complesso trovare soluzioni sul come riconoscere contraffazione online. Come già detto, le recensioni danno solamente una visione parziale del prodotto, visto che non sono sempre affidabili. Dunque, cosa fare per non comprare (involontariamente) una borsa falsa o un portafoglio che imita un noto brand? Proviamo a indicare dei punti focali.

  • Verificare l’url del portale da cui si acquista: se si tratta di un sito che “imita” quello di un grande brand, ci saranno delle lettere o dei domini creati per ingannare il lettore. Per evitare di cadere in questo errore, è sempre cosa buona e giusta verificare cercare sul motore di ricerca il sito ufficiale del marchio. Inoltre, è importante – in termini di sicurezza e protezione dei dati – che il sito sia in “https” e non solo in “http”
  • I prezzi. Quando ci si trova di fronte a prezzi estremamente bassi rispetto a quello di mercato, occorre affrontare l’acquisto con spirito critico. Al netto delle offerte, appare improbabile trovare online una camicia in vendita a 20 euro (per fare un esempio) che al di fuori di quel portale (e solo su quel portale) viene venduta a 180 euro. Anche perché l’esperienza insegna che la maggior parte delle frodi (anche quelle basate sulla contraffazione) avviene cercando di truffare l’utente con prezzi bassi.
  • I testi e le descrizioni. Come spesso accade, nei siti che imitano qualche grande marchio viene utilizzato l’espediente grafico: logo pressoché simile all’originale e nome che – a una lettura veloce e poco attenta – sembra essere quello reale del brand. Dunque, oltre all’url occorrerà controllare minuziosamente se quel portale è realmente “originale”. Per farlo potrebbe essere sufficiente un errore grammaticale: spesso e volentieri, infatti, i siti fake sono generati attraverso traduzioni che sono linguisticamente sbagliate. Dunque, in caso di errori ortografici o grammaticali è meglio non acquistare. Inoltre, nelle descrizioni si possono trovare anche espressioni come “replica”, “nello stile di” o altri riferimenti simili: in questi casi, anche se non dichiarato esplicitamente, si tratta di prodotti contraffatti e che imitano quelli di grandi brand.
  • Le immagini. In molti casi, le fotografie utilizzate per vendere prodotti contraffatti sono di bassissima qualità. Questa scelta è piuttosto logica (pur sempre nell’illegalità): con una scarsa risoluzione è impossibile per l’utente capire dalla foto se il logo è quello reale o se ha delle modifiche.
  • Le note legali, la partita IVA e politica dei resi: si tratta di tre caselle che non possono mancare all’interno di un sito di e-commerce che risponde a tutti i crismi della legalità.
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