Coletta dopo Sanremo: “Da Fiorello a Bolle , ecco chi vorrei su Rai 1”

Stefano Coletta festeggia in modo trionfale il passaggio da Rai 3 a Rai 1 con un Festival di Sanremo indimenticabile. Il neo direttore della rete ammiraglia si è trovato però a fare i conti con le accuse e le diffide di Teresa De Santis, direttrice fino  al giorno della presentazione di Sanremo 2020 tanto che c’era solo il presidente di Rai Pubblicità Antonio Marano in rappresentanza della tv pubblica. La scelta di Amadeus è stata voluta dalla De Santis, anche quella di Fiorello, ma ora Stefano Coletta che è in Rai dal 1991 avrà l’occasione di dimostrare che può ottenere grandi risultati anche operando al 100% in piena libertà decisionale.

Stefano Coletta ha proprio raccontato in un’intervista su La Repubblica qual è la verità sul Sanremo dei record, come aveva anche ribadito in conferenza stampa:

“Quando si fa televisione solo il lavoro editoriale può tenerti al riparo da sterili polemiche. Nessuno parla dei problemi che dovevano essere risolti rapidamente, i contratti sospesi, in particolare quello di Rula Jebral. Lavorare con il settore Risorse è stato da subito la sinergia più importante”.

Lo straordinario successo di Sanremo 2020 difficilmente potrà essere replicato, ma Coletta vorrebbe proprio ripartire da Amadeus, anche se a Fiorello ha dichiarato con forza di non aver intenzione di riproporre il duo sul palco dell’Ariston. La sua assenza renderebbe ancora più difficile un secondo mandato per il padrone di casa de I Soliti Ignoti:

“Questa decisione va condivisa con l’amministratore delegato Salini. Io sì, ci penso: Amadeus è stato una grande scoperta non come conduttore, ma dietro le quinte, come direttore artistico.  Lui è una persona perbene che sa ascoltare. Per me ci sono tutti i presupposti per fare il bis, lo ascolteremo e ci dirà come la pensa. Diamogli una settimana di riposo e poi lo incontrerò”.

Dalla Carrà fino a Cattelan, Coletta sui nomi del futuro per Rai 1

Fiorello

Dopo aver riaperto le porte di Rai 1 a Raffaella Carrà, a cui ha proposto il format di successo su Rai 3 “A raccontare comincia tu” e aver confermato il ritorno di Antonella Clerici il direttore Coletta ha le idee chiare per la sua rete:

A Federica Sciarelli, magari in uno show di cucina. Poi c’è Fiorello, il mio sogno da Rai3. Abbiamo bisogno di lui, sa superare la televisione scritta, è la rappresentazione – anche politically scorrect – della libertà. Sa interpretare l’attualità in modo originale. Vorrei costruire una rete che sia la più inclusiva e plularista possibile e riproporre il grande show del sabato”

Su quest’ultimo aspetto Coletta si dimostra un direttore capace di innovare:

Penso a Pierfrancesco Favino, talento vero. Mi è capitato di vedere Luca Zingaretti fuori dalla televisione, è ironico: la coppia Zingaretti-Luisa Ranieri sarebbe perfetta per un varietà. Continuerò l’operazione qualità portata avanti dai miei colleghi Leone, Teodoli, Fabiano e Teresa De Santis. Bolle non deve essere solo evento ma ci vede essere una serialità legata al suo talento.

Per quanto riguarda l’intrattenimento, la formula da seguire è quella capace di portare al successo la coppia Amadeus – Fiorello:

Completo: pop, lirica, danza, tutta la performing art. In ogni idea deve vincere la contemporaneità. Penso che sarebbe bello far conoscere il lato privato della comicità: il successo di Amadeus e Fiorello nasce da una lunga storia di amicizia. Rileggono il passato con ironia, è consolatorio”.

Infine, come avvenuto in conferenza stampa all’Ariston domenica scorsa, Stefano Coletta strizza l’occhio ad Alessandro Cattelan di cui ogni anno puntualmente si riparla come conduttore del Festival di Sanremo, ma anche soltanto di un arrivo in Rai:

Non so cosa sia stato fatto in Rai, ma è inevitabile tenerlo d’occhio, è uno dei volti più interessanti: sa intervistare, cantare, ballare. Un profilo completo. Vorrei che fosse espressione del servizio pubblico”.

 

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