Dopo un anno di esclusiva Apple, Clubhouse arriva su Android

Al momento, l'app è disponibile solo sul mercato statunitense, ma a breve sbarcherà anche in Europa

10/05/2021 di Gianmichele Laino

In questo anno di Clubhouse su iOS se ne sono viste di tutti i colori: applicazioni che promettevano l’utilizzo della piattaforma anche su Android e che in realtà erano dei virus che entravano nel cellulare degli utenti in maniera subdola, fake news che si rincorrevano. In effetti, la popolarità di Clubhouse strideva non poco con l’impossibilità di utilizzare questo social network dell’audio (che ha contribuito a rinnovare completamente il mondo dei social network in generale, sempre più propensi a questo tipo di interazioni) sui sistemi operativi di Android. Oggi, però, cambia tutto. Questa volta in maniera ufficiale: Clubhouse su Android è un dato di fatto, al momento soltanto negli Stati Uniti, tra qualche settimana anche in Europa.

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Clubhouse su Android, la svolta

Si tratta di una vera e propria svolta: da oggi, infatti, Clubhouse su Android (e, quindi, sul Google Play Store) sarà disponibile in versione beta nel territorio degli Stati Uniti. L’annuncio è stato fatto sul blog ufficiale dell’azienda: «Il nostro piano nelle prossime settimane è raccogliere feedback dalla community, risolvere eventuali problemi riscontrati e lavorare per aggiungere alcune funzionalità finali come i pagamenti e la creazione del club, prima di distribuire l’applicazione in modo più ampio».

Il primo problema di Clubhouse, in questo periodo, è stato proprio il limite nell’utilizzo tecnologico dell’applicazione. Il fatto di non essere compatibile con il sistema operativo Android escludeva aprioristicamente tutti gli utenti che non possedessero un iPhone. In alcune fasi, del resto, si è trattato anche di un vantaggio per il social network, che veniva percepito come un qualcosa di esclusivo, una sorta di cerchia ristretta all’interno della quale entrare soltanto con uno strumento tecnologico – l’iPhone appunto – diventato una sorta di simbolo di status.

Perché Clubhouse ha accelerato su Android

Nel frattempo, altri social network avevano implementato sulle proprie piattaforme delle funzionalità molto simili a quelle proposte da Clubhouse. In questo modo, l’invenzione del social network audio-oriented era stata diluita su tanti altri concorrenti, eliminando progressivamente l’idea di esclusività che stava dietro allo sviluppo della app solo nell’ecosistema Apple. Per questo, gli sviluppatori hanno dato una accelerata negli ultimi tempi, dandosi da fare per sviluppare una versione beta anche per Android.

Per quanto riguarda l’estensione della versione beta anche ad altri Paesi del mondo, gli utenti possono pre-registrarsi al Play Store per ottenere delle anticipazioni sull’arrivo dell’app anche nel loro territorio. Cosa che, secondo i vertici di Clubhouse, dovrebbe avvenire presto, nelle prossime settimane. Al momento, resta comunque l’idea di rendere Clubhouse un luogo “esclusivo”, accessibile soltanto tramite invito. Si è trattato senza dubbio anche di una strategia: l’inattesa esplosione del social network ha stressato i sistemi di sviluppo dell’azienda – attualmente valutata 4 miliardi di dollari -, che non reggerebbe a un’apertura indiscriminata a tutti gli utenti.

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