La class action per ostacolare l’investimento di Elon Musk su Twitter

Un azionista del social network fondato da Jack Dorsey ha intrapreso un'azione legale

13/04/2022 di Redazione

È una questione di tempistiche e di ritardi possibili nella presentazione dei documenti. L’affare Twitter per Elon Musk si sta rivelando ogni giorno una sorta di campo minato, dove l’ostacolo è sempre dietro l’angolo. È successo, ad esempio, che dopo l’annuncio del suo mancato ingresso nel board della società (annuncio fatto domenica notte dal CEO Parag Agrawal) e dopo le mille speculazioni su una marcia indietro rispetto a quanto stabilito al momento del suo ingresso in società come uno dei maggiori azionisti (con il 9,1% dei titoli), ora Elon Musk deve fronteggiare una class action portata avanti da uno degli investitori di Twitter. Secondo quest’ultimo e secondo le persone che lo stanno seguendo nella class action, Elon Musk avrebbe presentato con ritardo i moduli alla SEC – ovvero l’agenzia che negli Stati Uniti si occupa di vigilare sulle operazioni finanziarie in borsa – rispetto al suo effettivo ingresso in società.

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Class action contro Musk per la sua acquisizione di Twitter

Perché questo ritardo sarebbe stato rilevante? Perché Elon Musk avrebbe iniziato ad acquisire le azioni di Twitter nei giorni precedenti al 24 marzo, arrivando fino al 5%, ma dichiarandole soltanto il 4 aprile. Nel frattempo, le oscillazioni del titolo – che non prendevano in considerazione la notizia dell’ingresso di Elon Musk in società – avrebbero potuto avvantaggiare il fondatore di Tesla e danneggiare, al contrario, altri investitori che – non sapendo dell’ingresso in società di Musk – avrebbero potuto (o lo hanno effettivamente fatto) venduto le proprie azioni.

Dice il testo della class action: «Gli investitori che hanno venduto azioni di Twitter tra il 24 marzo 2022 – quando Musk ha dovuto rivelare le sue acquisizioni in Twitter, e prima dell’effettiva divulgazione dell’accordo del 4 aprile 2022 – hanno perso il conseguente aumento del prezzo delle azioni poiché il mercato ha reagito agli acquisti di Musk ed è stato danneggiato in tal modo». La legge sui titoli prevede che le operazioni debbano essere comunicate al massimo dieci giorni dopo il loro effettivo inizio: il 24 marzo doveva essere la data della comunicazione di Elon Musk, ma quest’ultima è arrivata soltanto il 4 aprile. Storia di un rapporto turbolento: Elon Musk – entrato in Twitter per rilanciare il suo social network preferito – sta rischiando di creare talmente tanti contrasti, da arrivare potenzialmente a rompere questo nuovo giocattolo.

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