Che fine ha fatto l’etichetta “pagina satirica” promessa da Facebook?
L'annuncio dell'etichetta "pagina satirica" su Facebook è stato dato nel 2021. Che fine ha fatto?
24/10/2023 di Ilaria Roncone
Se consideriamo il numero di persone che seguono Gian Marco Saolini sui social, 180 mila sono solo su Facebook. Quanto aiuterebbe, per un profilo del genere, apporre un’etichetta che chiarisca una volta per tutte la natura dei contenuti satirici pubblicati? Non sarebbe la soluzione al problema – spesso e volentieri chi commenta e condivide lo fa senza neanche andare a visitare il profilo autore di ciò che sta contribuendo a rendere virale -, però sarebbe un punto di partenza. La verità è che Facebook l’etichetta pagina satirica l’aveva introdotta. Che fine ha fatto però?
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Quando è nata l’idea dell’etichetta pagina satirica Facebook?
Starting today in the US, we’re testing a way to give people more context about the Pages they see. We’ll gradually start applying labels including ‘public official,’ ‘fan page’ or ‘satire page’ to posts in News Feed, so people can better understand who they’re coming from. pic.twitter.com/Bloc3b2ycb
— Meta Newsroom (@MetaNewsroom) April 7, 2021
Il diritto di satira su Facebook è una questione – tra le tante altre – di cui Facebook ha sempre discusso. In particolar modo, ad aprile 2021, è stata diffusa la notizia che Facebook avrebbe cominciato a etichettare le pagine che producevano contenuti non solo satirici (“pagina satirica”) ma anche quelle che producevano contenuti di cui gli autori erano i fan “fan page” e – infine – le “pagine ufficiali”.
Non è un mistero come – e lo vediamo nella storia che stiamo raccontando oggi – in Italia e nel mondo spesso e volentieri i contenuti satirici siano stati scambiati per notizie e informazioni vere, rilanciati anche da politici e pagine ufficiali, creando una confusione spesso difficile da chiarire (soprattutto quando una finta notizia, prima ancora di essere etichettata come tale, ha già preso la via della viralità). Tutto questo anche quando nella bio delle pagine in questione era specificato apertamente che i contenuti pubblicati avevano intenti satirici.
Questa etichetta in Italia non è mai arrivata
Al momento in cui Facebook ha annunciato questa etichetta – affermando di averla implementata negli Stati Uniti – tutti hanno supposto che, come tutte le novità annunciate e rilasciate prima in un posto, questa sarebbe stata poi arrivata in Italia e nel resto del mondo. Questo, però, non è mai successo e andando a guardare alcune pagine satiriche statunitensi quell’etichetta non risulta essere più presente.
Di recente, come ha raccontato CBC, Meta ha incluso alcune pagine di questo tipo nel tentativo di rimozione delle notizie da Facebook e Instagram in Canada. L’azione è stata avviata per via della legge canadese che prevede che le piattaforme paghino i media per i contenuti condivisi e ripostati sulle piattaforme. I contenuti satirici e la loro gestione, insomma, creano non poca confusione presso le Big Tech che devono capire in che modo trattarli affinché, da un lato, non siano fonte di disinformazione e, dall’altro, non si rischi la censura.