Le scuse del proprietario dello chalet dei party (che non convincono)
Un lungo video per spiegare l'accaduto
20/12/2020 di Gabriele Parpiglia
Lo Chalet al Foss, al centro del dibattito in queste ore, a causa di video che fanno accapponare la pelle (e non per il freddo, ma per i pool party, sotto la neve, con musica e sassofonista che fanno da contorno e poi un assembramento via l’altro), porge le sue scuse. Ma nelle parole del proprietario Alberto Pangrazzi, che ha messo la faccia e un tono di voce dimesso, c’è qualcosa che non torna. Lui dice che è stata una “COMBO” che non doveva verificarsi, durata pochi minuti e poi sospesa e che le immagini, prese dall’alto, facciano vedere un numero di persone in realtà minore a quelle presenti. Noi però ribadiamo che non è così per diversi motivi.
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Chalet e party, il proprietario ci ha messo la faccia
In primis ci sono arrivate più immagini da angolazioni diverse e il numero di persone era completamente di pieno assembramento contro legge, contro ogni tipo di regolamento vigente. Il party non è durato due minuti, non è stato improvvisato dai presenti anche perché, per scempio, il sassofonista era stato ingaggiato proprio per suonare. O magari passava di lì, si è perso, ha visto una festa e avrà pensato “magari mi infilo e guadagno qualche euro?” No, poco credibile.
Inoltre non si tratta solo di un “party” perché nella notte e nei giorni precedenti ci sono arrivate anche altre immagini, soprattutto di brindisi notturni, feste e party! E nulla era improvvisato. A mandarci i video sono stati i clienti dello stesso hotel che dalle finestre osservavano scioccati il tutto. A noi di Giornalettismo hanno detto di aver anche avvertito le forze dell’ordine. Ma qualcosa, guarda caso, si è mosso dopo la mia denuncia.
Quale sarebbe la combo perfetta
In più, pare che, nello stesso hotel, abbiano osservato queste feste anche due ragazzi spesso ospiti nei salotti televisivi, in vacanza lì. Senza alzare un dito per fermare quanto abbiamo denunciato.
Ecco, le scuse comunque sono sempre ben accette, ma per una COMBO corretta, il proprietario del locale dispone dei nomi dei festanti, a suo dire, improvvisati alle sue spalle. Quei nomi sono preziosi. Usando i nomi e una bella denuncia si potrebbe ottenere una COMBO perfetta perché oggi un party, a fine serata, non accende i fuochi della passione, ma potrebbe diventare un FOCOLAIO in piena regola.
ACCENDIAMO QUESTA COMBO?