Non solo tools, ma anche azioni legali: come si stanno muovendo i giganti dell’e-commerce
Amazon è sicuramente la piattaforma più attiva verso le recensioni false. E - anche in Italia - sono in piedi alcune cause legali sul tema
30/03/2023 di Gianmichele Laino
Sostituzione di persona, diffamazione, concorrenza sleale. Sono soltanto alcuni dei reati che si possono configurare in presenza di una recensione falsa pubblicata all’interno di una piattaforma di e-commerce. E si tratta di fattispecie che, ultimamente, stanno attirando sempre più l’attenzione dei grandi players del settore che, ormai, non sono più disposti a passarci sopra. Anche perché, obiettivamente, le recensioni false rappresentano un danno a tutti gli utenti che si incontrano sulla piattaforma: a quelli che vogliono acquistare un prodotto (e che magari vengono scoraggiati o indotti ad acquistare sulla base di affermazioni false condivise pubblicamente), a quelli che vogliono vendere un prodotto (che, magari, possono essere tacciati falsamente di disonestà). La riscossa contro le recensioni false è stata guidata sicuramente da Amazon.
LEGGI ANCHE > L’analisi del comportamento degli utenti per scoprire le false recensioni
Azioni legali contro recensioni false, le reazioni delle grandi piattaforme
Nello scorso ottobre, prima volta in Italia, Amazon ha presentato una denuncia presso la procura della Repubblica di Roma che si rivolgeva a un broker di recensioni false che era in grado di “comprare” giudizi a cinque stelle in cambio di regali o di sconti promozionali agli utenti. Da ottobre 2022, infatti, si è aperto un procedimento giudiziario che dovrà arrivare a breve a una prima conclusione. Tuttavia, le indicazioni che arrivano dal resto d’Europa sono abbastanza chiare.
Se si considerano, poi, anche le azioni individuali dei singoli utenti che si trovano a essere vittime di recensioni false, ecco che i casi giudiziari si moltiplicano. Occorre allargare, sicuramente, il campo delle recensioni false anche al mondo della ristorazione e delle strutture ricettive (sulle piattaforme di booking e di descrizione di ristoranti e altri locali pubblici): non si contano, ormai, i procedimenti che vengono avviati da titolari di un locale che, sentendosi minacciati da una falsa recensione, sporgono denuncia nei confronti dei recensori stessi. Come è accaduto, ad esempio, a Giovinazzo – in provincia di Bari -, nell’estate del 2022, dove il proprietario di una pizzeria ha denunciato un recensore che avrebbe dichiarato fatti e circostanze false in una recensione su TripAdvisor.
In più, le piattaforme (non solo di e-commerce) stanno cercando di adottare anche delle soluzioni interne a livello di policies: il ban dalla piattaforma e l’impossibilità di pubblicare altri annunci sono solo alcune delle contromisure adottate. Ma, al momento, il futuro nella lotta alle recensioni false sembra risiedere in strumenti di intelligenza artificiale e nell’applicazione del principio della blockchain.