Sgominato un nuovo asse della mafia tra la Sicilia e New York

16/06/2020 di Enzo Boldi

Un nuovo patto tra la Sicilia e New York che riporta alla mente quanto accaduto in passato. Questa notte il blitz dei carabinieri ha sgominato un nuovo sodalizio mafioso che aveva base in provincia di Trapani – a Castellammare del Golfo – e che aveva espanso i suoi confini anche Oltreoceano. Tra i coinvolti c’è anche Francesco Domingo, boss della zona e fedelissimo del latitante Matteo Messina Denaro.

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Tra gli uffici perquisiti dai carabinieri c’è anche quello del Sindaco di Castellammare del Golfo a cui è stato notificato un avviso di garanzia con l’ipotesi di reato di concorso esterno in associazione mafiosa. Nicola Rizzo, eletto primo cittadino del comune trapanese nel 2018 con una lista civica di centrodestra, era considerato uno dei volti principali della lotta contro la mafia dopo quanto accaduto in passato, con il comune sciolto (nel 2006) proprio per infiltrazioni mafioso. Ora il primo cittadino, che risulta solamente indagato, dovrà rispondere alle domande della magistratura.

Castellammare del Golfo, sgominato l’asse mafioso con New York

Le indagini dei Carabinieri sono partite da alcuni viaggi sospetti, e ripetuti negli ultimi anni, tra New York e Castellammare del Golfo (Trapani). In particolare, alcuni esponenti della famiglia Bonanno, si recavano spesso e volentieri in Sicilia per incontrare il boss Francesco Domingo, detto Tempesta. E proprio quei movimenti sospetti hanno convito gli inquirenti a portare avanti questa operazione, denominata ‘Cutrara’.

Il ruolo del boss, fedelissimo di Matteo Messina Denaro

Tra le 13 persone finite in manette c’è proprio Domingo, da anni boss di Castellammare del Golfo e già condannato a 19 anni di carcere per associazione di tipo mafioso ed altro e ritornato in libertà nel marzo del 2015. Il Tempesta è considerato uno degli uomini più vicini al super latitante Matteo Messina Denaro.

(foto di copertina: da Google Maps)

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