Quando era Beppe Grillo a dire che i fondi dell’Europa andavano a mafia, ndrangheta e camorra

09/04/2020 di Redazione

L’indignazione per l’articolo del giornale tedesco Die Welt, che ha invitato l’Europa a non dare finanziamenti all’Italia perché altrimenti sarebbero finiti nelle mani della mafia, sembrava essere scritto direttamente su ispirazione di un discorso di Beppe Grillo a Strasburgo risalente al 2014. In quella circostanza, però, non c’era nessun ministro degli Esteri Luigi Di Maio che si era indignato, tanto da chiedere allo stato di riferimento di dissociarsi da quelle parole.

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Beppe Grillo e i soldi dell’Europa alla mafia, ndrangheta e camorra

«Sono venuto due o tre volte qui in parlamento – aveva detto Beppe Grillo -. E sono venuto per dire di non dare più finanziamenti all’Italia perché scompaiono in tre regioni: Calabria, Sicilia e… Quindi a mafia, ‘ndrangheta e camorra». L’occasione per pronunciare quelle frasi era stata data a Beppe Grillo da quello che sarebbe diventato il campione della Brexit Nigel Farage, che con il suo UKIP era a capo del gruppo europeo Efdd di cui, fino al 2017, ha fatto parte anche il Movimento 5 Stelle.

Insomma, le parole del guru del Movimento 5 Stelle non suonano poi così diverse rispetto a quelle del quotidiano tedesco Die Welt che ha titolato «In Italia la mafia sta solo aspettando una nuova pioggia di soldi da Bruxelles». Solo che, a sei anni di distanza, il Movimento 5 Stelle – in virtù di una trasformazione in senso molto patriottica, soprattutto dopo l’esperienza al governo con Matteo Salvini – ha reagito pesantemente. Una volta, a quanto pare, nel suo dna c’era proprio questo tipo di ragionamento.

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