Cosa prevede l’accordo per il caricatore universale raggiunto dall’Ue
Quella del caricatore universale diventerà una realtà per i cittadini europei che, entro ottobre 2024, dovrebbero poter ricaricare ogni device tranne i pc portatili con lo stesso charger
07/06/2022 di Ilaria Roncone
La battaglia del caricatore unico va avanti da tempo: da un lato ci sono governi e paesi che vogliono, per proteggere i diritti dei consumatori e l’ambiente, garantire la possibilità per tutti di utilizzare un solo caricabatterie per più dispositivi a prescindere dalla natura degli stessi e dalla marca. Dall’altro, ovviamente, troviamo le Big Tech (in prima fila Apple) che sostengono come l’esistenza di questo caricatore universale andrebbe a inibire il progresso tecnologico. Dall’Ue arriva la conferma che, a tal proposito, un accordo è stato trovato: la direttiva approvata propone un unico caricabatterie Usb-C che possa ricaricare cellulari, tablet, e-reader, fotocamere e tutta un’altra serie di altri dispositivi elettronici escludendo unicamente i pc portatili.
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Qual è l’accordo sul caricatore universale raggiunto dall’Ue
We have reached a deal on the common charger! 🔌👏
✔️mobile phones, tablets, e-readers, digital cameras & more #USBtypeC
✔️harmonised fast-charging technology
✔️unbundling of sale of chargers from the sale of device🔴 Press conference at 12.30 CEST ➡️ https://t.co/TCBXxzIEdr pic.twitter.com/29JmeL0nxe
— IMCO Committee Press (@EP_SingleMarket) June 7, 2022
Negoziatori di Consiglio e Parlamento Europeo hanno trovato l’accordo a Strasburgo, come ha annunciato la commissione Imco via social. Il raggiungimento dell’accordo per una norma che, praticamente, comprende quasi la totalità dei dispositivi elettronici che usiamo quotidianamente costituisce – senza ombra di dubbio – una sconfitta per Apple e per quello che ha sempre sostenuto.
La Mela, infatti, prevede l’utilizzo di un caricatore completamente diverso per i suoi dispositivi (il cavo Lightning). Non solo Apple, anche una serie di associazioni di consumatori si sono battute affinché non venisse adottato quello che, a tutti gli effetti, diventa uno standard universale da rispettare. Oltre a questo, col decreto viene introdotta una tecnologia di ricarica rapida che sia la stessa per tutti e la vendita separata di caricatori e dispositivi elettronici.
Abbiamo anche una data: secondo la norma approvata dal Parlamento europeo, l’adozione del caricatore universale deve essere portata a termine entro l’autunno 2024. Per quanto riguarda i computer portatili – gli unici dispositivi esclusi dalla lunga lista – la situazione non è ancora stata definita e l’Unione Europea ha scelto di rimandare a una «seconda fase».