«Spiegone», l’Accademia della Crusca spiega il significato di quella parola di uso comune anche nel giornalismo
Gli esperti di linguistica e filologia della lingua italiana hanno provato a dare una definizione molto concreta del termine
07/06/2022 di Enzo Boldi
Ci sono parole che vengono utilizzate (alcune volte a sproposito) di cui non si conosce la genesi e, soprattutto, il significato originale. L’Accademia della Crusca, da alcuni anni, ha avviato questo progetto online per dare risposte ai dubbi e ai dilemmi dei cittadini-utenti italiani che si trovano di fronte all’uso diffuso di termini di cui non conoscono l’origine. E, dunque, non sanno se l’utilizzo che ne fanno (o che ne viene fatto) è corretto. È il caso dello “spiegone”, una parola che racchiude un concetto molto più ampio molto in voga anche in ambito giornalistico e televisivo. Ora, però, forse abbiamo una sintesi finale.
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La spiegazione del termine “spiegone” arriva dalla sapiente penna di Paolo D’Achille, esperto linguista e professore universitario. Si fa riferimento all’uso diffuso di questo termine che non è presente su tutti i dizionari e vocabolari italiani, nonostante ci siano anche alcune testimonianze storiche (e piuttosto datate nel tempo) scritte su libri, saggi e romanzi. Sta di fatto che limitare quel concetto alla definizione di “spiegazione lunga e pedante” non sembra essere una sintesi accurata del reale significato, anche per le diverse sfaccettature che si sono palesate nel tempo.
«Sul piano semantico, le definizioni fornite dalla lessicologia non sono del tutto soddisfacenti, perché, come chiarisce bene un intervento del 2018 apparso sul blog “Terminologia”, oltre al senso di ‘spiegazione lunga e pedante’ (indicato come 1), spiegone può averne altri: anzitutto l’accezione, “più neutra”, di “approfondimento dettagliato su un particolare argomento” (indicata come 2), che evidentemente motiva il titolo “Lo Spiegone”, dato a “una testata giornalistica formata da studenti universitari e giovani professionisti provenienti da tutta Italia e sparsi per il mondo con l’obiettivo di spiegare le dinamiche che l’informazione di massa tralascia quando riporta le notizie legate alle relazioni internazionali, della politica e dell’economia”».
Spiegone, la spiegazione dell’Accademia della Crusca
E poi ci sono i mass media. Dal giornalismo alle trasmissioni televisive. L’ultima ad aver sdoganato l’accezione più positiva (quella neutra) è stata “Propaganda Live”, condotta da Diego Bianchi, introducendo quello che – di fatto – è un editoriale “on stage” di Marco Damilano. Ma questa parola, a livello televisivo, ha un’origine ancor più lontana nel tempo.
Boris 2. Il personaggio di Stanis La Rochelle (interpretato da Pietro Sermonti) aveva già spiegato il significato di “spiegone”, almeno in ambito cinematografico. E quella spiegazione sembra essere molto più in linea rispetto a quella presente su alcuni vocabolari.