No, nessun rifugiato ucraino ha dato fuoco a una casa in Germania per incendiare una bandiera russa

Il presunto video della Bild dei rifugiati ucraini che incendiano una casa per dare fuoco a una bandiera russa è stato creato a regola d'arte

07/06/2022 di Ilaria Roncone

Si tratta di un video condiviso su Weibo (ibrido cinese tra Twitter e Facebook) il 19 maggio 2022 e, da allora, è stato visualizzato più di 324 mila volte. Il filmato rifugiati ucraini incendiano casa ha fatto letteralmente il giro del mondo perché associato alla Bild, che avrebbe realizzato un reportage sulla questione. Il condizionale è d’obbligo poiché, come confermato da un portavoce stesso del giornale scandalistico, il video è stato fabbricato utilizzando vecchi filmati che non c’entrano nulla affinché sembrasse realmente un contenuto legato alla Bild.

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Rifugiati ucraini incendiano casa: il servizio mai esistito

Come ha ricostruito AFP, la notizia che ha fatto il giro del mondo non è autentica. La storia, costruita a regola d’arte in un contesto di disinformazione nel conflitto tra Ucraina e Russia che abbiamo imparato a conoscere bene, narrava di alcuni rifugiati ucraini che – volendo incendiare una bandiera russa – avrebbero dato fuoco a una casa intera in Germania. Nel video si vede quella che sembra una bandiera russa data alle fiamme utilizzando una bobina di Tesla. A seguire si vedono spezzoni di video che ritraggono una casa in fiamme e l’intervista a una donna in una casa danneggiata.

La didascalia in lingua cinese che accompagna il video è traducibile come segue: «I rifugiati ucraini in Germania, cercando di bruciare una bandiera russa, hanno finito per incendiare una casa messa a loro disposizione dai tedeschi». La donna nel video afferma anche che gli «idioti» avrebbero dato fuoco alla casa nonostante l’ospitalità che lei ha loro offerto. Lo stesso video è stato ricondiviso con didascalie simili anche su Twitter, Youtube e Douyin (versione cinese di TikTok). Oltre a questo, il video è circolato anche in altre lingue tra cui russo, bulgaro e tedesco.

Il fact checking sul video

La clip, che dura in tutto trentuno secondi, vede comparire il logo della Bild nell’angolo in alto a destra. Il luogo è Wulfen, villaggio della Sassonia nella Germania orientale. Passati oltre tre mesi dall’invasione della Russia in Ucraina, il contesto è quello in cui la metà dei rifugiati del paese (in tutto 6,6 milioni di persone) sono stati ridistribuiti tra Germania, Repubblica Ceca e Italia secondo i dati ONU.

Fare il debunking del contenuto è stato possibile partendo da una ricerca inversa su Google confermata poi dal vicedirettore di Bild, Timo Lokoschat, che ha affermato che «BILD non ha mai scritto questo rapporto. È completamente falso». Il video in questione non è mai comparso né sul canale Youtube né sul sito del giornale e, relativamente alla giornata in cui si è diffuso il video e in cui l’incidente sarebbe accaduto, non c’è notizia di nessun incendio che abbia coinvolto rifugiati ucraini (come ha confermato un agente di polizia locale).

Facendo una ricerca immagini tramite Google, inoltre, emerge come i fotogrammi di quel filmato corrispondano a quelli di un video pubblicato su Youtube nel luglio 2013 dal titolo «Casa in fiamme a Walluf, Germania». AFP ha anche effettuato il confronto tra il video creato a regola d’arte e il video reale.

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