Tutte le bufale che circolano sulle mascherine FFP2

Dopo il dl Festività di ieri saranno sempre più utilizzate, ma la ricerca spasmodica di questi dispositivi alimenterà ancor di più le bufale che sono già ampiamente diffuse

24/12/2021 di Gianmichele Laino

Con il consiglio dei ministri di ieri, che ha dato il via al cosiddetto dl Festività che disciplinerà ulteriori restrizioni legate all’ampia diffusione dei contagi (ieri oltre 44.500), in Italia assumeranno un ruolo sempre più importante le mascherine FFP2, i dispositivi di protezione che diventeranno obbligatori in alcune circostanze. Si tratta di mascherine che, nei mesi scorsi, sono state più volte al centro di polemiche e di disinformazione, soprattutto in seguito a notizie montate ad arte e poi diffuse in maniera virale sui social network. Non è difficile immaginare quanto, dopo le più recenti indicazioni del governo, continueranno a circolare false informazioni e vere e proprie bufale sulle mascherine FFP2. Per prevenire l’ondata, abbiamo approntato una sorta di vademecum, per cercare di fare chiarezza sui titoli in cui ci si potrà imbattere nelle prossime ore.

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Bufale sulle mascherine FFP2, come orientarsi in rete

Innanzitutto, occorre verificare le circostanze all’interno delle quali le mascherine FFP2 sono considerate obbligatorie in seguito alle ultime disposizioni del consiglio dei ministri. Questo particolare tipo di dispositivo dovrà essere indossato obbligatoriamente «in occasione di spettacoli aperti al pubblico che si svolgono all’aperto e al chiuso in teatri, sale da concerto, cinema, locali di intrattenimento e musica dal vivo (e altri locali assimilati) e per gli eventi e le competizioni sportivi che si svolgono al chiuso o all’aperto». Inoltre, ci sarà una ulteriore fattispecie rispetto all’obbligo delle mascherine FFP2: queste ultime saranno quelle che dovranno essere utilizzate «su tutti i mezzi di trasporto». Si intendono così aerei, treni a lunga percorrenza, ma anche bus, treni e metro del trasporto pubblico locale.

Digitando in rete “mascherina FFP2” sicuramente ci si imbatterà in un vecchio video in cui vi mostravano un dispositivo di protezione di questo tipo aperto da un taglierino e pieno di larve. Ovviamente, si tratta di un fake, come abbiamo già dimostrato. Si tratta di video che venivano diffusi in concomitanza con sequestri da parte delle forze dell’ordine dei lotti di mascherine FFP2. Questi provvedimenti – che pure sono stati presi nel corso del tempo – non avevano nulla a che vedere con la presenza di insetti e larve all’interno dei dispositivi, quanto sulle questioni di conformità delle mascherine stesse rispetto agli standard europei.

Bufale sulle mascherine FFP2, la questione della conformità

Proprio la conformità delle FFP2 è stato uno degli argomenti più dibattuti. Nel marzo 2021 si era diffusa, ad esempio, la bufala che la maggior parte di questi dispositivi presenti sul territorio italiano non fossero conformi alle regole europee. In modo particolare, quelle siglate con CE 2163. In realtà, in una dichiarazione dell’epoca, il ministro della Salute Roberto Speranza aveva avuto modo di ribadire: «Il procedimento autorizzativo vigente in Italia sulle mascherine è molto rigoroso, mi sento di dire che le mascherine in commercio sono sicure». In ogni caso, esistono diversi strumenti per verificare la conformità delle mascherine FFP2: c’è un tool messo a disposizione dall’Unione Europea che, a partire dal codice identificativo del prodotto, evidenzia conformità o non conformità con gli standard previsti (che riguardano i materiali utilizzati, i metodi di produzione e altri aspetti che vanno a impattare sulla filiera di conservazione dei dispositivi stessi). Per quanto riguarda la sicurezza di queste mascherine anche sui luoghi di lavoro, si può far riferimento all’aggiornato elenco dei dispositivi che hanno avuto un processo di validazione – per quanto riguarda la conformità – dall’Inail. All’interno di questo elenco, sono presenti tutti i dispositivi di protezione (comprese le mascherine FFP2) che l’istituto nazionale per le assicurazioni contro gli infortuni sul lavoro ha avuto modo di valutare.

In modo particolare, per quanto riguarda le FFP2 con sigla CE 2163 occorre fare fede agli esiti degli organi di vigilanza specifici e non ai test dei laboratori indipendenti, come invece è stato fatto tra marzo e aprile 2021, quando si è diffusa la notizia della loro non conformità.

I timori infondati per la salute con le mascherine FFP2

Inoltre, ci sono state diverse bufale sulle mascherine FFP2 riguardanti non soltanto la conformità, ma anche la salute delle persone che le indossano. Come ha avuto modo di ricordare in più circostanze il ministero della Salute, «non esistono evidenze scientifiche che dimostrino che l’uso prolungato di mascherine possa provocare intossicazione da CO2 o carenza di ossigeno».

Foto IPP/Gioia Botteghi – Roma

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