Luca Bottura non scriverà più per Repubblica «per ragioni personali»

Nonostante il chiarimento e la richiesta di non fare pettegolezzi in molti stanno attribuendo la fine della rubrica di Bottura al cambio di direzione di Repubblica

29/11/2020 di Ilaria Roncone

Luca Bottura si congeda da Repubblica. Lo spazio a lui dedicato, la rubrica #bravimbasta, smette di esistere da oggi e lui stesso ha voluto spiegare perché. Non dettagliatamente ma si parla di una «scelta personale». @bravimbasta su Twitter rinuncia al suo spazio personale, quell’appuntamento quotidiano su Repubblica con il quale forniva la sua personale visione di un fatto di attualità – dal Covid, al sessismo passando per la morte di Maradona negli ultimi giorni – in qualche riga.

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Bottura Repubblica, la fine della rubrica #bravinbasta

Il nome della rubrica ripreso dal profilo Twitter di Bottura non comparirà più sul quotidiano che ha deciso di lasciare per ragioni personali – almeno da quello che scrive – e per il quale esprime stima. «Questa è la mia ultima rubrica e in generale l’ultimo mio contributo a Repubblica», inizia Bottura, ringraziando tutti: «Ringrazio Mario Calabresi che commise l’imprudenza di ingaggiarmi, Carlo Verdelli per la stima che mi ha dimostrato, l’attuale direzione per la libertà che mi ha gentilmente concesso». Un pensiero anche ai colleghi: «Grazie anche a tutti i colleghi che fanno ogni giorno un giornale bello e ricco, fondamentale non solo per l’informazione ma per ciò che ha rappresentato e ancora rappresenta nel tessuto democratico del Paese. Saluto i miei 5 lettori citando Pavese: “Non fate troppi pettegolezzi”. È una scelta personale. Bravo non saprei. Certamente basta. Buonvento, cara e vecchia Rep».

Il commento di Burioni a Bottura che lascia Repubblica


L’annuncio dato questa mattina ha ricevuto molti commenti, primo fra tutti quello del virologo Burioni che dice «mi mancherai (sul giornale)». In molti mettono in dubbio quei motivi personali dietro la scelta di Bottura, attribuendola al cambio di direzione di Repubblica: «Ormai la abbandoniamo tutti repubblica, non è più la stessa.».

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