«TikTok più sicuro di Instagram, una volta mi hanno rimosso un video perché mostravo un paio di forbici»

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Seppure gli ultimi fatti di cronaca l'abbiano messo in dubbio, TikTok è più sicuro di altri social secondo l'influencer Pierangelo Greco

Il blocco TikTok per i minori di 13 anni sta creando parecchio tumulto per gli utenti ma anche per gli influencer. Abbiamo parlato con Pierangelo Greco, giovanissimo tiktoker che ha cominciato la sua attività per gioco dodici mesi fa ed è diventato noto per i suoi make-up. Grazie al suo profilo TikTok ha cominciato a lavorare con aziende cosmetiche ed è diventato content creator in ambito social per Mondadori. La confusione – come l’ha definita lui – che si è creata in questi ultimi giorni su TikTok ha portato al blocco di una collaborazione con Shein visti tutti i problemi con follower e visualizzazioni registrati negli ultimi giorni.



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Pierangelo Greco e il «calo esponenziale di visualizzazioni e follower su TikTok»

«Con TikTok ho iniziato a marzo dell’anno scorso, non sono nemmeno dodici mesi di attività. Tutto quello che ho costruito in questo lasso di tempo l’ho fatto, all’inizio, per divertimento. Dopo i primi momenti di hype che ho avuto, in cui sono cresciuto con i follower, mi hanno incominciato a chiamare i brand per collaborare e fare sponsorizzazioni», ci ha spiegato. In merito alla morte della bambina di Palermo – fatto per il quale il coinvolgimento di TikTok deve ancora essere accertato dalle indagini – e ai titoli di giornale che hanno dato per assodato il legame Pierangelo ci ha dato il punto di vista di qualcuno che con il social cinese ci lavora: «Parlando chiaramente, non è molto fondata l’accusa che è stata fatta a TikTok. Non lo dico perché ci lavoro, per carità, perché qui si sta parlando della morte di una bambina e bisogna essere leali. Ti assicuro che tracce di questa challenge (avevamo già fatto l’analisi sia per l’hashtag #hangingchallenge che per l’hashtag #blackoutchallenge n.d.R.) sul social cinese non ce ne sono mai state».



«Mi è stato rimosso un video perché ho mostrato un paio di forbici»

La puntigliosità e l’attenzione di TikTok quando si tratta di mostrare contenuti potenzialmente violenti Pierangelo l’ha sperimentata in prima persona: «Lavorando con questa piattaforma, so quanto sono severi e so quanto sono puntigliosi. Addirittura a me rimuovevano i video perché mostravo le forbici. Tra tutti i social, considerato che curo anche un profilo Instagram, TikTok è il più severo». In merito a quanto accaduto alla bimba di Palermo e all’eco mediatica conseguente è possibile fare un’ipotesi: «La questione è che già adesso, con il disordine che si è venuto a creare, molti genitori stanno cancellando i profili ai figli e si è scatenata la paura su TikTok. Suppongo che questo sia direttamente collegato al fatto che sto perdendo follower in quest’ultimo periodo. In un anno non ho mai perso un follower su TikTok, in dodici mesi è la prima volta che mi capita. Ho circa 400 mila follower di cui non so l’età precisa perché non riesco a vedere questo dato ma è inevitabilmente più bassa rispetto a quella dei follower su Instagram (la maggior parte ha tra i 18 e i 24 anni )». L’ipotesi che di può fare da dentro e dal punto di vista di qualcuno che ci lavora, quindi, è che la perdita di follower si concentri proprio in quella fascia d’età che il blocco di TikTok del 9 febbraio andrà a colpire, gli under 13 che sul social non dovrebbero proprio esserci e che i genitori stanno portando lontani da quel mondo visto quanto accaduto ultimamente. Quella confusione su TikTok di cui parla Pierangelo è traducibile in numeri: «Non faccio più di 40 mila visualizzazione ed è assurdo se consideriamo che ne ho fatte sempre attorno a un milione, non c’è mai stato un momento con meno di 40 mila visualizzazioni. Nemmeno quando avevo 10 mila follower».

Quanto ha senso il blocco dei minori di 13 anni su TikTok?

Parlando del blocco e dell’idea di impedire ai 13enni di accedere alla piattaforma Pierangelo ha un’idea precisa: «Per me è una cavolata, a sto punto non date proprio il cellulare a questi ragazzi. TikTok è il posto più sicuro e bannare i 13enni mi sembra esagerato, ma capisco che ci sia la preoccupazione. A questo punto, però, o tutti i social o nessuno. Nessuno può garantire la sicurezza di un bambino con un telefono in mano, bannate tutto: Instagram, Facebook, Twitch. Perché TikTok, che è uno di quelli più sicuri? Su Instagram arrivano richieste pornografiche nei messaggi, su TikTok no. Nessuno di noi creator su TikTok ha mai avuto problemi di questo tipo». Sarebbe meglio puntare su un controllo maggiore: «Tiktok ha appena dichiarato che ci saranno ancora più esperti a controllare e va benissimo. Quanto accaduto è una tragedia e va capito come sono andate le cose. Te lo assicuro però, è più pericoloso Instagram di TikTok».