Agli elettori in Zambia è stato limitato l’accesso a tutte le piattaforme social

Da Whatsapp fino a Instagram, passando per Twitter e Facebook, il blocco social Zambia è stato su larga scala nel giorno delle elezioni presidenziali

13/08/2021 di Ilaria Roncone

Nonostante lo Zambia sia uno dei paesi dell’Africa centrale con una maggiore stabilità politica e democratica, le elezioni che si sono svolte ieri sono state il culmine di un periodo di agitazioni non da poco. Nello scontro presidenziale alle urne si sono affrontati il presidente uscente, Edgar Lungu del Fronte Patriottico, e Hakainde Hichilema del Partito Unito per lo Sviluppo Nazionale. Stando a quanto riportato dal sito che monitora internet, NetBlocks, queste tensioni si sarebbero chiaramente avvertite anche nel blocco social Zambia durante le elezioni presidenziali.

LEGGI ANCHE >>> Facebook non capisce il significato di una parola e rimuove un post di critica al colpo di stato in Myanmar

Il blocco social Zambia durante le elezioni documentato

Il copione, quindi, si ripete. I social e le app di messaggistica continuano a essere un veicolo fondamentale per diffondere cattiva o buona informazione – a seconda dei casi – e i governi dei paesi meno democratici del mondo continuano ad agire per influenzare i risultati elettorali con blocchi tattici nei momento più importanti. Ecco che allora NetBlocks – che ha fornito dati in tal senso, di recente, anche su Cuba e sull’Etiopia – ha reso noto, in prima battuta, che Whatsapp è stato limitato.

Poco dopo la celebre app di messaggistica è stato il turno di Twitter, Facebook, Instagram e Messenger in aggiunta al già limitato Whatsapp. Colpite su tutti i fronti, insomma, app di social e messaggistica istantanea nel giovedì del voto. Un’azione che non sorprende, se si considera che già nei giorni precedenti i funzionari di Stato avevano minacciato di bloccare l’accesso a internet.

Il blocco delle comunicazioni dopo la repressione militare

Ad anticipare la possibilità che internet venisse limitato è stata, come riferisce The Verge, un’organizzazione locale di notizie del paese – Lusaka Rimes – che ha reso noto come i funzionari del Ministero dell’Informazione e dei Servizi di Trasmissione dello Zambia  avessero preso in considerazione l’idea di limitare in maniera massiccia l’accesso a internet nei giorni precedenti alla data delle elezioni per frenare la diffusione di disinformazione.

I cittadini, quindi, hanno visto limitare la propria capacità di comunicare tra loro in un momento fondamentale, se si considera anche che – vista la violenza esplosa nei giorni precedenti – il governo ha messo in atto una repressione militare. Il risultato è che gli elettori devono utilizzare le VPN per comunicare e non hanno accesso in maniera facile alle informazioni sulle elezioni. Nessuna delle piattaforme bloccate, per ora, ha rilasciato dichiarazioni in merito.

Share this article