La piaga del bagarinaggio digitale: dai Coldplay ai Maneskin e Blanco

Biglietti "spariti" in meno di un quarto d'ora, ma non acquistati da singoli appassionati. Dall'inizio dell'anno, oltre 100 segnalazioni solo in Italia

11/08/2023 di Enzo Boldi

Quattro concerti in Italia, con un’unica tappa a Roma a metà luglio del prossimo anno. Quattro serate che equivalgono a una grande mole di biglietti messi in vendita per riempire la Tribuna, i Distinti, le Curve (parzialmente) e l’ampio parterre dello Stadio Olimpico. Quei biglietti, però, si sono volatilizzati nel giro di un quarto d’ora, con migliaia di appassionati che sono stati improvvisamente “respinti” dalla coda online. Il caso dei concerti dei Coldplay ha acceso nuovamente i riflettori sulla piaga del secondary ticketing in Italia. Perché i ticket non sono esauriti perché acquistati singolarmente e nominalmente da persone “in carne e ossa”. La maggior parte, infatti, è finita nelle “mani” dei cosiddetti “bagarini digitali“. Una piaga che prosegue, nonostante la legge.

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Piccola premessa: il secondary ticketing in Italia non è propriamente illegale: secondo una norma aggiornata nel 2016 (inserita all’interno della Legge di Bilancio per il 2017), è illecito acquistare titoli di «accesso ad attività di spettacolo» al di fuori dei circuiti autorizzati e a prezzo maggiorato rispetto al listino iniziale. Dunque, vi è un’eccezione per chi vende – sempre attraverso piattaforme autorizzate – biglietti (ovviamente parliamo di una modica quantità) a un prezzo uguale o inferiore rispetto a quello di acquisto iniziale. Questo dettaglio è fondamentale per capire cosa si può e cosa non si può fare.

Bagarini digitali, i casi di secondary ticketing illegale

Detto ciò, nonostante la legge la piaga dei bagarini digitali prosegue imperterrita e la rabbia degli appassionati di musica (ma accade anche per gli eventi sportivi) sale ogni volta che i biglietti si volatilizzano in pochi minuti, lasciandoli a bocca asciutta. Il caso Coldplay in Italia è solo l’ultimo. Infatti, negli ultimi anni sono stati numerosi gli episodi analoghi di secondary ticketing fuori legge, con tanto di sanzioni da parte di Agcom nei confronti di piattaforme digitali che non hanno effettuato i dovuti controlli per evitare questo business criminoso.

Per quel che riguarda le quattro date romane del tour della band di Chris Martin, sembra che il 95% dei biglietti acquistati in meno di un quarto d’ora siano finiti in Russia. O, almeno, acquistati attraverso indirizzi IP registrati tra Mosca e dintorni. Ma questa è solo la punta dell’iceberg. Negli ultimi due anni, infatti, sono moltissimi gli eventi musicali colpiti da questa piaga. Nel 2022, i bagarini digitali hanno fatto terra bruciata sui ticket per i concerti di moltissimi artisti e band: dai Maneskin a Vasco Rossi, passando per i Blink 182, Bruce Springteen, Elton John, Andrea Bocelli e Renato Zero. Storture che erano state palesate con una serie di segnalazioni e che hanno portato a sanzioni come quella da oltre 12 milioni di euro da parte dell’Agcom nei confronti di Viagogo. Il motivo? Aver violato la normativa (di cui sopra) e non aver evitato che la piattaforma ospitasse operazioni di bagarinaggio digitale. Per lo stesso motivo e solo qualche mese prima, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni multò la stessa Viagogo per oltre 23 milioni di euro.

Numeri alla mano

Di recente, sempre l’Agcom ha individuato 26 persone fisiche che in soli due anni hanno acquistato (e rivenduto a prezzo maggiorato) oltre 15mila biglietti per 278 tra concerti ed eventi in Italia, traendone un profitto di 2,5 milioni di euro. Ora rischiano sanzioni personali per 150mila euro, oltre all’obbligo di dichiarare al Fisco i proventi di queste vendite fraudolente (e, quindi, pagare le imposte sopra quei profitti). Il tutto utilizzando i cosiddetti ticketbot che riescono ad accedere alle piattaforme autorizzate e acquistare una moltitudine di biglietti, bypassando i limiti imposti dai sistemi. Ventisei persone che hanno acquistato in modo fraudolento (e rivenduto seguendo lo stesso principio illegale) i ticket per i concerti del 2022 e anche per quelli del 2023 (Madonna, Peter Gabriel, Taylor Swift, Red Hot Chili Peppers e, appunto, Coldplay). Un fenomeno che non riesce essere tamponato in modo efficace, come spiegato ad AdnKronos da Roberto Giuli, Commissario di Polizia e Responsabile Sezione Operativa del Servizio Polizia Postale:

«Da inizio anno ad oggi, abbiamo ricevuto un centinaio di segnalazioni tra le più svariate». 

In pochi mesi, circa 100 segnalazioni. Questo vuol dire che su almeno 100 eventi sono entrati in azione i bagarini digitali. Una piaga che, oltre a deludere gli appassionati di musica e concerti, permette a questi bagarini online di guadagnare centinaia di migliaia di euro in modo del tutto illegale. Appoggiandosi a piattaforme dedicate che non effettuano i controlli previsti per legge.

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