Cos’è un backup e perché (soprattutto di questi tempi) è di fondamentale importanza

Cos'è un backup, quale è la differenza tra archiviazione in locale e su cloud e perché è così importante farlo?

02/10/2022 di Ilaria Roncone

Patiamo dalle basi: backup significato. In questo articolo partiremo dalla definizione letterale della parola (che, tradotta dall’inglese, significa “riserva, sostituto”) per poi spiegare cos’è il backup in ambito informatico, come si fa e quali sistemi utilizzare (a pagamento e gratuiti) non mancando di specificare perché fare un backup completo e regolare sia fondamentale per evirare di ritrovarsi in situazioni ben poco piacevoli.

Facciamoci aiutare – per partire dal significato della parola backup – dalla definizione ufficiale che ne dà la Treccani: «In informatica, procedura con la quale si realizza una copia di sicurezza (detta anch’essa backup o copia di b.) di un certo insieme di dati: la biblioteca conserva su nastro magnetico il b. degli schedarî informatici contenuti nell’elaboratore centrale». L’esempio della Treccani aiuta a capire che un backup torna utile in qualunque caso, ogni qualvolta ci siano dati salvati – che siano tanti o pochi, che siano di natura personale o (ancor più importante) relativi a istituzioni, aziende, servizi e così via-.

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Cos è il backup e perché è così importante farlo?

Volendo scendere più nello specifico, il backup in ambito informatico è quel processo di disaster recovery (tradotto, recupero del disastro: si fa riferimento, con questa definizione, all’insieme delle misure tecnologiche e logistico-organizzative che servono per ripristinare dati, sistemi e infrastrutture necessarie per l’erogazione di servizi per imprese, associazioni, enti in seguito a emergenze che ne vanno a intaccare le regolari attività).

Il backup consiste nella messa in sicurezza di tutte le informazioni di un sistema informatico andando a creare una o più copie di riserva dei dati in questione. La creazione di ridondanza delle informazioni permette di averle a disposizione per utilizzarle prontamente in caso di necessità di ripristino del sistema. In quali casi è è fondamentale e necessario avere a propria disposizione un backup dati pronto all’uso? La risposta va ricercata nella porzione di titolo in cui facciamo riferimento a “questi tempi”.

Il punto è che – come tutti ben sappiamo, se abbiamo modo di seguire l’attualità non più specificatamente legata al mondo informatico ma anche quella legata al conflitto tra Russia e Ucraina e, più in generale, alle attività criminali nel mondo – un backup è l’unica via di salvezza per ripristinare la situazione precedente e per proteggersi in caso di eventi malevoli, siano essi incidentali o intenzionali. Avere una copia dei dati di sistema, infatti, permette di proteggersi in maniera efficace dai ransomware quando questi – e i gruppi che li lanciano – colpiscono prendendo in ostaggio proprio le informazioni e i sistemi, promettendo di restituire il tutto solo dopo un lauto pagamento.

C’è poi l’ambito più tecnico di utilità di un backup di dati qualora, per esempio, fosse necessario andare a fare manutenzione sul sistema che li contiene. In questo caso avere da parte tutte le informazioni memorizzate permette di rimediare efficacemente a qualunque incidente possa accadere in questo ambito.

In quali casi e come fare un backup

Avendo dato una definizione di backup, in quali casi si fa e su quali dispositivi? In realtà il principio è facile: è possibile fare un backup per tutto ciò che è computer. Qualche esempio pratico? Smartphone, lettori audio e video, navigatori, tablet e dispositivi elettronici vari che contengono software. Approfondiamo anche i casi in cui – a livello pratico – per tutti questi dispositivi può tornare utile fare un rapido ripristino.

Possono esserci guasti con conseguente perdita di dati, furti o smarrimento di un dispositivo. Anche per minimizzare gli effetti potenzialmente disastrosi di manomissioni e attacchi malware avere un backup è la soluzione a buona parte dei problemi. C’è anche l’opzione vulnerabilità presente nel sistema, che lo rende più facilmente attaccabile e che – quindi – è bene proteggere a prescindere considerato che si tratta di questioni che solitamente emergono quando è troppo tardi.

Backup su cloud gratis: come funziona e quali sistemi scegliere

Come funziona un backup su cloud? Per capirlo partiamo da una definizione sintetica di cloud, che sta a indicare una rete globale di server in cui ognuno ha una funzione univoca. Si tratta di una vastissima rete di server collocati in tutto il mondo e che sono collegati tra loro, operando come un unico sistema. Il compito di questi server è – tra gli altri – archiviare e gestire dati. Oltre a questo, il cloud può eseguire applicazioni e distribuire contenuto e servizi (da video in streaming a posta elettronica Web, da software di produttività aziendale a social media).

La differenza con l’archiviazione di dati in locale è che, nel caso del cloud, si accedere ai file e ai dati archiviati online e da qualunque dispositivo che abbia una connessione a internet. Il vantaggio è che, in questo modo, le informazioni rimangono a disposizione ovunque e in qualunque momento. Diversamente, se si tratta di archiviazione locale, si parla di dispositivi come dischi esterni – per esempio – che contengono la copia dei dati e, nell’assenza fisica di essi, non risulta possibile accedervi.

Quale è la differenza tra un backup su cloud e un backup in locale? Sostanzialmente nulla, a livello di forma, solo che nel primo caso i dati sono archiviati online e nei server che abbiamo citato prima, gestiti da un provider di archiviazione cloud. Detto questo, esistono sistemi di backup su cloud gratuiti e sistemi di backup su cloud a pagamento utili, per esempio, quando si necessita di spazio ulteriore per liberare i propri dispositivi oltre che nell’ottica di backup di sicurezza.

Esiste una diversa selezione di cloud per fare backup dati e ci sono anche – in alcuni casi – applicazioni per iPhone e per Android. Le possibilità di scelta si dividono, su un mercato così ampio, anche a seconda del dispositivo e della ragione per cui si vuole fare un backup, così come della quantità di spazio necessario. Va da sé che, come logico che sia, i servizi di backup su cloud gratis offrono una quantità di spazio limitate che può essere estesa sottoscrivendo abbonamenti differenti a seconda della quantità di dati da archiviare e della loro tipologia.

Facciamo qualche esempio di servizi gratuiti per il backup utili nella vita di tutti i giorni, per tenere liberi i nostri dispositivi mobili: 4Shared, ADrive, Amazon Prime Foto, Flickr e molte altre che conviene sempre scegliere anche in base alla tipologia di dati che si archiviano.

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