L’aumento dei prezzi Dazn coincide con l’approvazione del ddl anti-pirateria

Da un lato l'aumento dei prezzi per il calcio, dall'altro la stretta contro lo streaming illegale: cosa prevede il ddl anti-pirateria

20/07/2023 di Ilaria Roncone

Il testo del ddl anti-pirateria è stato approvato, dopo il consueto passaggio alla Camera, anche dal Senato lo scorso 12 luglio. All’AGCOM, secondo questo nuovo testo, spettano nuovi poteri per bloccare le piattaforme che trasmettono illegalmente gli eventi live – dallo sport ai programmi di intrattenimento -. Come? Dopo la segnalazione dei titolari dei diritti, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni può intervenire in modo “tempestivo”, ovvero entro trenta minuti, ordinando l’oscuramento del sito che si è reso responsabile della trasmissione illegale.

Arriva quasi in concomitanza con l’approvazione di questo ddl, come stiamo raccontando oggi, la notizia dell’aumento dei prezzi per vedere le partite di calcio su Dazn.

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Cosa prevede il ddl anti-pirateria?

Il testo contiene una serie di misure – come suggerisce il nome stesso – che puntano a prevenire e stroncare la trasmissione e la diffusione illecita in internet di contenuti che sono tutelati da diritto d’autore. Oltre alla tutela e promozione della proprietà intellettuale in tutte le sue forme – come specificato nell’articolo 1 – sono previsti la tutela del diritto d’autore; il sostegno anche economico a imprese, autori e artisti; l’attuazione di politiche per promuovere la libertà di espressione e informazione; la responsabilizzazione degli intermediari di rete per rendere efficace l’attività di contrasto alla pirateria.

La legge arriva in un contesto in cui il fenomeno delle pirateria ha un forte impatto sull’economia italiana – come ha commentato Federico Bagnoli Rossi, Presidente della Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali: «Il fenomeno criminale della pirateria rimane grave e, soprattutto, rappresenta ancora una seria minaccia alle industrie dei contenuti audiovisivi, perché se l’incidenza degli illeciti rimane sostanzialmente stabile tra gli adulti (al 42%), nel 2022 si sono avuti circa 345 milioni di illeciti, ben 30 milioni in più sull’anno precedente». Una legge che punta non solo a stroncare il fenomeno ma anche – secondo Bagnoli Rossi – «su campagne di educazione e sensibilizzazione affinché si possa costruire una vera cultura della legalità anche su questo tema».

In riferimento alla prossima stagione di Serie A e Serie B il presidente si è espresso in maniera fiduciosa: «Possiamo anche dire di essere più positivi per l’avvio della prossima stagione dei campionati di Serie A e di Serie B: avremo nuovi strumenti per combattere la pirateria». Anche per Andrea Duilio, Ad di Sky Italia, la legge è un passo in avanti non da poco poiché «permetterà di contrastare più efficacemente il fenomeno e di riaffermare la legalità a tutela di tutti coloro che fruiscono legittimamente dei loro contenuti preferiti». Abodi (ministro per lo Sport e per i giovani) ha definito la legge quella «più avanzata a livello europeo, una legge efficace e condivisa, che contrasta l’economia criminale di chi offre in modo illegale contenuti audiovisivi sportivi e cinematografici, ma anche chi ne usufruisce eludendo la legge, contribuendo, di fatto, a truffare i legittimi titolari dei diritti».

«Il fatto che la norma antipirateria sia stata approvata prima dell’assegnazione dei diritti per il prossimo triennio 2024-2027 della Lega di Serie A e della Lega B – ha affermato anche il ministro – permetterà di attivare tempestivamente le attività di controllo e contrasto all’illegalità audiovisiva prima dell’inizio del prossimo campionato, contribuendo a consolidare ulteriormente il valore del prodotto calcio italiano».

I nuovi poteri dell’AGCOM in collaborazione con ACN

Come abbiamo già accennato, ad Agcom vengono quindi affidati nuovi poteri nella gestione pratica e nel blocco di questo fenomeno. Con il supporto, e questa è un’altra delle novità, dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale per potenziare monitoraggio, individuazione e repressione del fenomeno. Nel corso di un’audizione alla Camera – il 19 luglio – il presidente Agcom Giacomo Lasorella ha ribadito la cosa affermando come la nuova legge «consentirà ad AGCOM, anche con la collaborazione degli internet service provider, di disabilitare (entro trenta minuti) l’accesso ai siti che diffondono contenuti illeciti».

Su questa possibilità di intervento entro i trenta minuti dalla segnalazione – che staremo a vedere come verrà messa in pratica – è stata definita da Lasorella «uno strumento di contrasto effettivo alla pirateria digitale che mette il nostro Paese all’avanguardia nella tutela del copyright sulla scorta di quanto auspicato anche recentemente dalla Commissione europea».
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