Il fenomeno degli audiolibri, trainati dai podcast e sempre più apprezzati

Nel valore totale del mercato dell'editoria libraria italiana, merita un spazio di analisi e approfondimento anche la versione audio che, ora, rappresenta una vera e propria alternativa alla lettura "classica"

01/02/2024 di Enzo Boldi

Per anni sono stati visti con sospetto, non scaldando il cuore dei lettori italiani. Con il passare del tempo e con l’avanzamento dello sviluppo tecnologico e digitale (anche in termini di competenze e usi quotidiani), anche gli audiolibri sono riusciti a entrare a far parte del variegato mercato dell’editoria libraria italiana. Un trend in continua crescita negli ultimi 4 anni, anche per via di fattori che hanno portato le persone a scoprire nuove forme e nuovi mezzi di intrattenimento culturale. Senza tralasciare un aspetto importante: la crescita del fenomeno dei podcast ha dato un’enorme spinta a questa “alternativa” alla lettura.

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Se nel resto del mondo la diffusione degli audiolibri prosegue spedita da un decennio abbondante, in Italia la velocità di diffusione è stata piuttosto lenta. Basti pensare che sono rimasti alla storia alcuni esperimenti datati 2008, quando molti bestseller (come i libri di Roberto Saviano, Sophie Kinsella e John Grisham) apparvero per la prima volta all’interno dei negozi fisici sotto forma di cd. Un esperimento che non attirò l’attenzione dei lettori e che, ben presto, portò le case editrici a non procedere più in quella direzione. Anche perché, realizzare e produrre un audiolibro non è una cosa molto semplice e, soprattutto, rischia di essere molto costosa. Se da una parte non c’è alcuna spesa aggiuntiva per quel che riguarda la mera produzione di stampa (compresa la parte della legatoria), dall’altra occorrono strumenti, spazi ad-hoc, voce e fonici. Oltre a un lavoro di post-produzione.

Gli audiolibri piacciono a sempre più italiani

Poi, però, la svolta grazie all’arrivo di nuovi strumenti tecnologici e piattaforme dedicate. Pensiamo, per esempio, all’arrivo di Audible in Italia nel 2016. Poi, due anni dopo, lo sbarco nel nostro Paese di Storytel. Due innovazioni che hanno dato il là a un mercato parallelo e alternativo che oggi sta portando i propri frutti all’intero comparto dell’industria dell’editoria libraria in Italia. Sempre più case editrici, infatti, hanno deciso di lanciare i propri libri in più versioni: dalla cartacea alla e-book, per poi arrivare proprio agli versione audiolibro. E, a differenza del passato, gli audiolibri vengono lanciati parallelamente alla messa in vendita delle altre “versioni”, come nel caso di “Vorrei chiederti di quel giorno” di Lorenzo Tosa.

I dati, dunque, confermano la crescita degli audiolibri all’interno del mercato dell’editoria libraria in Italia. Secondo lo studio dell’Associazione Italiana Editori, infatti, nel 2019 le vendite – nel nostro Paese – erano pari a circa 9 milioni di euro. Poi, nel 2022, questa cifra è quasi triplicata raggiungendo i 25 milioni di euro. Per poi arrivare al 2023, quando c’è stato un nuovo ritocco verso l’alto, toccando i 28 milioni di euro. Ovviamente si tratta di un numero marginale rispetto a quel 1,697 miliardi di euro derivante dalla vendita dei libri in formato cartaceo, ma si tratta comunque di uno spunto interessante per analizzare le mutazioni costanti di questo mercato.

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