Più in libreria, meno e-commerce: i canali di vendita dei libri in Italia

Secondo lo studio dell'Associazione Italiana Editori (AIE), l'acquisto nei negozi fisici continua a essere la scelta preferita nel nostro Paese

01/02/2024 di Enzo Boldi

Nell’analisi del mercato dell’editoria libraria italiana, non si può non approfondire la questione che riguarda i canali di vendita. Come noto, da anni molte librerie hanno aperto i propri portali di e-commerce e le più grandi piattaforme (vedi Amazon) hanno intensificato la loro presenza in questo variegato settore merceologico. Ma l’acquisto di libri in Italia, ancora una volta, vede nelle librerie fisiche il principale canale di distribuzione, con i cittadini che continuano a scegliere i negozi rispetto all’online. Ovviamente, però, questa forchetta (che nel 2019 era molto più ampia) si sta lentamente restringendo, anche se rispetto allo scorso anno c’è stato uno slancio in avanti per quel che riguarda le quote di mercato.

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Secondo il recente studio pubblicato dall’AIE (Associazione Italiana Editori) – con la collaborazione di Nielsen BookScan e IE Informazioni Editoriali -, le quote di mercato (in valore percentuale) delle librerie fisiche ha segnato un leggero aumento rispetto al 2022: nel 2023, infatti, questo valore si è attestato al 54,7% mentre l’anno precedente era del 53,5%. Considerandola stabilità del canale di vendita dei banchi libri GDO (grande distribuzione), rimasta al 4,6%, il valore delle vendite/acquisti nelle librerie fisiche è aumentato anche in relazione alla leggera flessione delle piattaforme online. Se nel 2022 la quota di mercato degli e-commerce (nell’acquisto libri in Italia) era del 41,9%, nel 2023 si è scesi al 40,7%. In questo contesto, occorre ricordarlo, è esclusa l’editoria scolastica.

Acquisto libri in Italia, meglio le librerie che l’online

Numeri che confermano le preferenze nelle abitudini degli italiani, anche se si tratta di valori molto distanti rispetto alla rilevazione del 2019. All’epoca, infatti, il distacco tra le quote di mercato delle librerie fisiche e quelle dei portali e-commerce era molto più evidente, con le prime che occupavano il 64% delle vendite e le seconde ferme al 30,1% (mentre la GDO era al 5,9%). Ovviamente, tra il 2019 e il 2023 c’è stato un cambio di abitudini che ha portato a una modifica di un paradigma consolidato: impossibile non prendere in considerazione la fase pandemica (e le restrizioni) che ha “costretto” gli italiani a optare per una scelta di acquisto via piattaforme digitali, preferendo questa strada (per molti mesi l’unica percorribile) ai negozi “tradizionali”.

I riflessi sul valore delle vendite

Questi dati trovano conferma in un altro capitolo di analisi dello studio pubblicato da AIE: il valore di vendita a prezzo di copertina. L’aumento, rispetto al 2022, degli acquisti nelle librerie fisiche ha portato a un incremento – rispetto al valore del 2022 – di questo aspetto: si è passati dai 900,8 milioni di euro dell’anno precedente ai 928,1 dello scorso anno. Numeri che tornano a crescere, dunque, anche se ancora lontani da quei 956,7 milioni di euro registrati nel 2019. Per quel che riguarda gli acquisti online, anche in questo caso arrivano le conferme dettate dalle quote di mercato: se nel 2022 il valore di vendita a prezzo di copertina aveva portato a un giro d’affari di 705,5 milioni di euro, nel 2023 questa cifra è calata a 690,6 milioni di euro. Una flessione lieve, ma un incremento notevolissimo rispetto al 2019 quando questo canale di vendita aveva portato a incassi pari a 445,2 milioni di euro.

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