Dopo l’Attacco hacker a Noipartigiani.it, Anpi ribadisce l’urgenza di «contrastare le tante forme di fascismo sul web»

Visto quanto accaduto al sito Noipartigiani.it in diretta da Fabio Fazio ieri sera, Anpi ribadisce quanto sia importante regolamentare «le tante forme di fascismo sul web»

19/04/2021 di Ilaria Roncone

L’attacco hacker che ha provocato il down del sito Noipartigiani.it proprio mentre Fabio Fazio lo stava presentando – nella serata di ieri – a Che tempo che fa. Il memoriale virtuale della Resistenza italiana creato da Anpi che raccoglie di più di centocinquanta partigiani è stato buttato giù circa alle 21, oscurato proprio nel momento in cui gli spettatori stavano assistendo alla presentazione. Il sito è tornato online in nottata e a dare notizie in merito all’attacco hacker Noipartigiani.it, che si è rivelato essere un’azione coordinata, è stato Gad Lerner su Twitter.

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Attacco hacker Noipartigiani.it, cosa è successo

La polizia postale ha avviato le indagini su quanto accaduto nella serata di ieri sul sito e Gad Lerner – tra coloro che hanno messo la firma sul progetto – ha spiegato cosa è successo su Twitter: «Secondo quanto si apprende dalla polizia postale l’intrusione hacker è stata organizzata accuratamente con impiego di risorse economiche significative». Un attacco hacker a Noipartigiani.it appositamente organizzato per colpire quel sito in quel momento preciso, quindi, e il messaggio che c’è dietro un’azione del genere non lascia spazio a dubbi.

Il sito con le memorie dei partigiani italiani

Gad Lerner era presente ieri sera a Che tempo che fa per parlare del sito spiegando che le più di cinquecento sono state raccolte da lui, Laura Gnocchi – che sono anche i curatori del sito – e moltissimi volontari. Proprio mentre Gad Lerner ne stava parlando Fabio Fazio – come si vede al minuto 34:10 dello streaming della puntata di ieri: «Al momento il sito non è agibile», dice il conduttore, «e io vorrei capire però perché: ci sono due possibilità, che sia sovraccarico o che ci sia invece un attacco hacker, il che sarebbe vergognoso e infamante».

L’attacco hacker attacco hacker Noipartigiani.it: «Centinaia di migliaia di accessi simultanei»

Abbiamo contattato l’ufficio stampa di Anpi per capire se ci sono ulteriori notizie in merito e ci è arrivato una dichiarazione a firma Gianfranco Pagliarulo, presidente nazionale Anpi. Il sito Noiparigiani.it ieri sera «è stato paralizzato da centinaia di migliaia di accessi simultanei che non possono che corrispondere ad un attacco informatico». Per quanto riguarda i risultati delle indagini della polizia postale, la situazione è ancora in via di sviluppo: «Siamo stati immediatamente contattati dalla Polizia postale cui stiamo fornendo tutti i dati tecnici del caso».

La richiesta di disposizioni legislative e giuridiche che contrastino il fascismo sul web

Quanto accaduto, dichiara Anpi, «mette in luce due elementi: in primo luogo è evidente che l’attacco è stato commissionato da una centrale di natura fascista» – evidenziando come i partigiani facciano paura ancora oggi al fascismo – e «l’urgenza di disposizioni legislative e giuridiche che contrastino ed impediscano le tante forme di fascismo sul web, dall’apologia alle aggressioni virtuali nelle teleconferenze agli assalti tesi ad oscurare i siti». Basti pensare, in effetti, agli incontri su Zoom appositamente hackerati per condividere svastiche e insulti.

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