Come ha gestito Atac le comunicazioni sull’attacco informatico subito

Tra account social, comunicati e ufficio stampa, abbiamo provato a capire in che modo Atac abbia gestito la situazione critica che si è venuta a creare in seguito all'attacco informatico

23/03/2023 di Ilaria Roncone

Quanto risulta essere efficace la comunicazione di Atac nell’ambito dell’attacco informatico subito? Quello che salta all’occhio quasi immediatamente è che la comunicazione rispetto a quanto stava accadendo ieri è stata a singhiozzo. Sul profilo Twitter di Atac – solitamente molto attivo nella segnalazione dei disagi – sono comparsi tre retweet (uno di Moovit, gli altri due dell’account del Comune di Roma) che davano conto agli utenti dei disservizi che si stavano verificando per via dell’attacco hacker Atac.

Nessuna comunicazione ufficiale sulla natura dell’attacco hacker è ancora arrivata, al netto dei dispacci inviati alle agenzie, con brevi comunicati comunicati stampa sull’interruzione dei servizi informatici: il primo intorno alle ore 8, il secondo attorno attorno alle ore 17 per comunicare la ripresa dei servizi.

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Le info tramite gli altri

Atac ha scelto di informare gli utenti in altri due modi: ritwittando contenuti scritti da altri e rispondendo agli utenti.

Le comunicazioni e le richieste di assistenza per il sito che non funziona sono proseguite fino a questa mattina.

Atac starebbe bloccando gli utenti

Come è possibile notare scorrendo la pagina delle risposte date da Atac su Twitter, ci sono una serie di utenti che sarebbero stati bloccati. A confermarlo è stato anche Il Messaggero. Non sono pochi i romani che – negli ultimi giorni, anche prima dei disservizi dovuti all’attacco DDoS – hanno avuto da ridire con Atac e su Atac. Dalla polemica che per l’annuncio sulla metro «attenzione agli zingari» dello scorso 10 marzo fino a quelle di chi accusa Atac di rispondere solo se a sollevare una questione è un account vip, con l’attacco hacker della giornata di ieri e gli ulteriori disservizi legati non più solo al ritardo dei mezzi ma anche all’erogazione dei biglietti si è toccato il punto massimo.

Atac aveva affermato – rispondendo a chi ha accusato l’azienda di rispondere e provvedere alle segnalazioni solo se qualcuno di famoso interviene – che le segnalazioni vengono trattate tutte nello stesso modo.

Attacco hacker Atac: come è stata gestita la comunicazione

La domanda è doverosa: al di là di tutte le polemiche, l’azienda – almeno per ora – non ha rilasciato comunicazioni ufficiali sulla ricostruzione tecnica delle cause che hanno provocato i disservizi dovuti all’attacco informatico (attacco DDoS, attacco malware, eventuali data breach o altro) subito nella giornata del 22 marzo 2023. Dell’attacco e della sua portata non si è parlato in nessun modo e, contattando l’ufficio stampa di Atac, la risposta che abbiamo ricevuto segue la stessa identica linea di quelle date tramite gli account social e i comunicati inviati agli organi di stampa: per ora, però, non ci sono dichiarazioni sull’entità dell’attacco e sugli eventuali danni “a lungo termine”.

I comunicati di Atac

Di seguito pubblichiamo i comunicati che Atac ha fatto avere alla redazione:

ATAC, sito internet e biglietterie off line per attacco cyber

Dalle prime ore di questa mattina il sito internet di ATAC risulta non raggiungibile per problemi tecnici a seguito di un attacco cyber. Al momento risultano off line anche i servizi di biglietteria nelle sedi ATAC. Rimangono attive le macchine emettitrici biglietti (MEB) nelle stazioni. I sistemi di gestione operativi sono tutti funzionanti e l’erogazione del servizio di trasporto è regolare.
I tecnici sono al lavoro per ripristinare le funzionalità dei servizi interrotti. Gli aggiornamenti verranno tempestivamente segnalati.

I tecnici ATAC hanno riattivato i servizi informatici bloccati a causa di un attacco cyber. E’ in fase di ripristino completo il sito internet atac.roma.it e sono state riattivate le funzionalità delle biglietterie ATAC. Un presidio tecnico monitorerà lo stato dei servizi.
L’attacco informatico non ha avuto effetti sui servizi di trasporto.

(Immagine copertina: Foto IPP/Cavaliere Emiliano)

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