Apple farà vedere anche i pagamenti esterni all’Apple Store: significa che Fortnite ha vinto

Epic Games e Cupertino stanno affrontando una lunga procedura legale che parte proprio da questo presupposto

27/08/2021 di Redazione

La prima parte dell’iter giudiziario che ha visto scontrarsi Apple ed Epic Games (l’azienda che produce Fortnite) si è conclusa qualche settimana fa, ma ci si aspetta che i suoi effetti saranno ancora dilazionati nel tempo (anche perché, qualunque sia il verdetto finale, i ricorsi potrebbero allungare ancora di più la bagarre). Tuttavia, qualche segnale su come stia andando c’è già: Apple, ad esempio, ha cambiato le policies del suo Apple Store, permettendo finalmente di visualizzare le opzioni di pagamento esterne. Uno dei centri focali su cui si basava proprio il processo Apple-Epic Games. Di conseguenza, sembra proprio un punto (e non di secondo piano) a favore di Epic Games, anche se il primo e provvisorio riscontro fornito dal giudice Rogers che ha assistito alla disputa andava proprio in questa direzione (ed era cosa già nota da qualche settimana).

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Apple-Epic Games, arriva il cambiamento nello store di Cupertino

La novità è che ieri Apple ha comunicato che consentirà agli sviluppatori di informare i propri clienti su iPhone e iPad in relazione ai modi per pagare al di fuori dell’App Store ufficiale. Si va a sanare quella che Epic Games riteneva fosse una sorta di posizione monopolistica, in base alla quale l’azienda di Cupertino decideva la tipologia di prezzi da applicare ai prodotti, acquisendo fee importanti (fino al 30%, in alcuni casi) nei confronti degli sviluppatori di applicazioni esterne ad Apple.

Ovviamente, l’obiettivo di Epic Games non può dirsi completamente raggiunto con questa iniziativa: la richiesta – che ha incontrato anche il favore di buona parte della politica americana, anche a livello bipartisan – sarebbe quella di consentire al sistema operativo iOS di accettare app scaricate anche da store diversi da quello di Apple, cosa che al momento risulta ancora impossibile. «L’offerta di Apple – ha commentato il consorzio Coalition for App Fairness – non è altro che un disperato tentativo di evitare il giudizio di tribunali, regolatori e legislatori di tutto il mondo. Questa offerta non risolve i problemi strutturali e fondamentali che devono affrontare tutti gli sviluppatori, grandi e piccoli, che minano l’innovazione e la concorrenza nell’ecosistema delle app». Servirà ancora qualche tempo per capire se l’iter giudiziario causerà una vera e propria rivoluzione copernicana nel mondo delle app all’interno dei singoli ecosistemi di funzionamento.

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