Cammina e guadagna: quanto c’è di vero nell’app più scaricata degli ultimi giorni?

In questi ultimi giorni sembra che non si parli d'altro che di un'app rivoluzionaria, in grado di dare agli utenti che la utilizzano il doppio beneficio di: tenersi in forma e guadagnare. Sogno o son desto?

26/01/2022 di Giorgia Giangrande

Ma davvero esiste un’app che potrebbe farci alzare dal divano nelle giornate di ozio per spingerci a camminare e fare movimento in cambio di un guadagno? Insomma, un app che ti paga per camminare? Sì e sembra che funzioni, dal momento che è svettata in testa a tutte le classifiche degli App Store, ottenendo anche una rilevanza a livello giornalistico.

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WeWard: l’app che paga per camminare

WeWard, questo è il nome dell’app gratuita per iPhone e Android che ti paga per camminare. Ma come funziona e, soprattutto, merita davvero il primo posto nelle classifiche per la possibilità di far guadagnare qualcosa agli utenti che la installano sui propri dispositivi? Effettivamente, lo smart working, la Dad e la generale tendenza – in seguito ai tanti lockdown degli ultimi anni – a preferire una serata a casa all’uscita movimentata, hanno instillato nelle persone una predilezione alla sedentarietà.

A questo avranno pensato gli sviluppatori di WeWard che presentano l’app come lo strumento «che ti farà venire voglia di camminare offrendoti sconti sui tuoi prodotti e indirizzi predefiniti», perché «rimanere dinamici e motivati a fare attività fisica è possibile». Ma funziona davvero? L’app permette di convertire i passi in denaro: lo smartphone diventa un contapassi utile a monitorare le camminate giornaliere e permetterà di guadagnare monete, dette Ward.

Analizzando l’app, si può immediatamente notare come il sistema si componga di diversi livelli e sfide sportive per incentivare gli utenti a muoversi. E sembra che sul serio si possa arrivare a camminare fino al 24% in più. Il guadagno, però, sembra irrisorio: a 1500 passi corrisponde 1 Ward, a 3000 3 Ward, a 20 mila 25 Ward. In pratica, come riporta GreenMe, se percorriamo tra i 10mila e 20mila passi al giorno, possiamo arrivare a guadagnare un massimo di circa 4 euro al mese (poco più di 40 euro l’anno). Inoltre, non bisogna dimenticare di convalidare i passi percorsi durante la giornata per vederli riconosciuti cliccando sul pulsante convalida i miei passi.

WeWard: il contapassi è solo la facciata dell’app

Il fatto che il guadagno sia così misero – anche quando i passi degli utenti sono così tanti – non basta da solo a giustificare il successo di quest’app. La sensazione è quella che ci sia dell’altro da sapere, delle altre funzionalità che si nascondono dietro la presentazione di WeWard come di un’app che stimola le persone all’attività fisica. Gli utenti che l’hanno installata raccontano che il conteggio dei passi è solo uno degli aspetti e che la profilazione nei sondaggi e la pubblicità sono le possibilità – tra quelle che l’applicazione offre – che danno più punti. In sintesi: i passi non bastano e alla fine il vero scopo dell’app è far partecipare ai sondaggi e fare promozione in diversi modi, sia offrendo sconti sugli acquisti a determinate aziende sia tramite inserzioni pubblicitarie da visualizzare in cambio di punti (in numero nettamente superiore rispetto a quelli derivanti dai passi).

Riuscirà WeWard a far muovere le persone da casa? Forse sì, probabilmente per poco. Perché quando pian piano gli utenti si accorgeranno che lo scopo dell’app è tutt’altro, WeWard uscirà di scena, perderà posizione nelle classifiche e si andrà a collocare tra le app-meteore: quelle di cui oggi parlano tutti ma di cui domani non si ricorderà più nessuno.

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