Anonymous ha dichiarato “cyber-war” alla Russia

E ha rivendicato i tentativi di mandare in down diversi siti governativi russia e il media di stato RT

25/02/2022 di Gianmichele Laino

La comunità di Anonymous ha dichiarato ufficialmente cyber-war alla Russia. Lì dove non arriva l’esercito, potrebbero arrivare attacchi coordinati alle infrastrutture informatiche del Cremlino. Già nella giornata di ieri, diversi siti governativi russi erano andati in down: non funzionava il sito del governo, il sito della Duma, il sito del ministero della Difesa. Inoltre, per un periodo di tempo non ha funzionato nemmeno il sito del media affiliato allo stato russo, RT (accusato più volte, dall’ecosistema mediatico occidentale, di diffondere fake news e una narrativa distorta rispetto a quello che succede a Mosca). Tuttavia, i siti – a seconda della geolocalizzazione degli utenti – hanno ripreso a funzionare a macchia di leopardo.

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Anonymous dichiara cyberwar alla Russia

Il messaggio con cui Anonymous ha dichiarato guerra cyber alla Russia risale alla tarda serata del 24 febbraio, dopo un’intera giornata di invasione del territorio ucraino da parte delle forze armate di Mosca:

In seguito all’annuncio, al momento fissato in alto sull’account Twitter @YourAnonOne (uno dei principali legati alla community di Anonymous in tutto il mondo, seguito da mezzo milione di utenti su Twitter), sono arrivate anche le rivendicazioni rispetto ad azioni informatiche che hanno avuto come bersaglio portali istituzionali e media russi:

L’appello di @YourAnonOne è stato raccolto anche da altre comunità che si rifanno ad Anonymous, con lo stesso intento: supportare la popolazione ucraina nei confronti della Russia, per cercare di darle un’arma in più per rispondere al conflitto. La comunità di Anonymous – va ricordato – è molto ampia e stratificata. Dunque, si tratta di azioni che trovano soltanto online una sorta di coordinamento. A quanto risulta dalle voci che si rincorrono sui forum e sugli account social, tuttavia, dovrebbe essere abbastanza compatta nel tentativo di contrastare la Russia in questa fase, attraverso il proverbiale hacktivism.

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