L’Ucraina sta arruolando hacker volontari per combattere la Russia

Un annuncio è stato pubblicato da un'agenzia di sicurezza all'interno di un forum frequentato dagli hacker dell'underground ucraino

25/02/2022 di Gianmichele Laino

Questa non sarà una guerra normale, perché va a coinvolgere dei settori che – prima – venivano percepiti come molto distanti dalle nostre realtà quotidiane. Oggi, invece, immaginiamo un attacco hacker su larga scala: nessuna connessione internet, caos negli ospedali e nei sistemi di smistamento dei mezzi di trasporto, difficoltà a effettuare acquisti online, perdere completamente contezza del carico di informazioni che quotidianamente ci arrivano da ogni fronte. La cyber-guerra è il pericolo più percepibile e più tangibile anche per il mondo occidentale, anche in queste ore in cui i combattimenti sembrano, invece, concentrarsi esclusivamente nel territorio della martoriata Ucraina. Per questo va letta con stupore la notizia battuta in esclusiva da Reuters, che dovrebbe trovare molto più spazio sui media internazionali: l’Ucraina ha deciso di dare fondo a tutte le sue risorse umane, cercando di reclutare hacker sui forum underground frequentati dai pirati informatici del Paese. Un annuncio è comparso nella giornata di giovedì ed è stato confermato da Yegor Aushev, il co-fondatore di una società di sicurezza informatica di Kiev, la Cyber ​​Unit Technologies che ha collaborato in passato con le istituzioni per proteggere le infrastrutture informatiche dello stato. Gli è stato chiesto di scrivere quella che è una vera e propria chiamata alle armi, la ricerca di un gruppo di cyberriservisti. I curriculum esaminati sono centinaia e la selezione dovrà procedere con molta attenzione per evitare che, all’interno di queste “forze speciali”, ci siano anche degli infiltrati russi.

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Reclutare hacker in Ucraina, la nuova strategia per combattere la Russia

«Cybercommunity ucraina! – si legge nel post dell’annuncio – È ora di essere coinvolti nella difesa informatica del nostro Paese». Una vera e propria chiamata alle armi che ricorda da molto vicino quella dello zio Sam, per altri scopi, con altri mezzi e in altri tempi. Gli hacker dovranno presentare una domanda da condividere attraverso Google Docs e, in questo modo, dare informazioni sulle loro specifiche tecniche, sul loro background di riferimento, sulla capacità di sviluppare virus. A quanto pare, la richiesta di fare da intermediari tra il Paese e gli hacker è arrivata ad alcune società di cybersicurezza di Kiev direttamente dal ministro della Difesa. Quello stesso dicastero che, qualche giorno fa, era stato colpito da un vero e proprio attacco DDoS, che ha paralizzato letteralmente le sue attività digitali e non solo, insieme a quelle di altri siti istituzionali ucraini.

Il reclutamento attraverso forum o canali Telegram (a proposito: i diplomatici occidentali che sono stati contattati per sapere qualcosa di più rispetto a questa operazione attribuibile al ministero della Difesa ucraino si sono trincerati rispetto al fatto che non si possono commentare delle notizie sulla base di informazioni circolanti su chat di Telegram) dovrebbe sopperire a una mancanza su cui l’Ucraina, vista la minaccia russa, è stata davvero poco previdente: quella di non avere a disposizione una forza coordinata per contrastare gli attacchi hacker e per contrattaccare da questo punto di vista.

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