Annunziata e Di Bella si scusano per le frasi pronunciate ieri sulla comunità ucraina in Italia

Il fuori onda era stato comunque intercettato dai microfoni dello speciale TG3 durante l'intervento di Enrico Letta davanti all'ambasciata russa

25/02/2022 di Gianmichele Laino

Il caso era scoppiato nel pomeriggio di ieri. Il giornalista di Fanpage Ciro Pellegrino aveva pubblicato sui social network uno spezzone dello speciale del TG3 sulla guerra in Ucraina: durante l’intervento di Enrico Letta davanti all’ambasciata russa in Italia, un fuorionda arrivato dallo studio era stato intercettato dai canali audio della trasmissione di informazione del servizio pubblico. Lucia Annunziata e Antonio Di Bella avevano fatto delle battute quando il segretario del Partito Democratico aveva accennato ai suoi pensieri per la comunità ucraina in Italia. Lucia Annunziata e Antonio Di Bella avevano parlato di una comunità ucraina in Italia fatta di «cameriere, badanti e amanti». Oggi, sono arrivate le scuse dei due giornalisti del servizio pubblico, doverose vista la situazione inopportuna e poco professionale.

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Annunziata e Di Bella si scusano dopo il fuorionda su Raitre

Nel corso della giornata di oggi, Lucia Annunziata ha avuto modo di tornare su quel passaggio che, com’è ovvio, è stato ripreso da tantissimi utenti dei social network: «Nel corso dello speciale Tg3 ho criticato una certa retorica consolatoria che circola in merito a un supposto successo della integrazione della comunità ucraina in Italia, dicendo ‘migliaia di camerieri, cameriere e badanti’. Frasi che, al di là del contesto e delle intenzioni – ha scritto la giornalista in una lettera aperta  -, sono suonate inopportune, offensive, e soprattutto un atto di estrema stupidità». Una reazione autocritica senza mezzi termini. La stessa cosa vale anche per Antonio Di Bella, direttore di Rai Day Time: «Erano frasi da non pronunciare. Me ne rammarico e chiedo scusa alle donne e agli uomini della comunità ucraina in Italia».

Le sciuse sono arrivate in coda a queste missive. I due giornalisti hanno precisato il loro supporto alla comunità ucraina, senza alcuna ambiguità.

Foto IPP/Gioia Botteghi – Roma

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