L’algoritmo che stabilisce i prezzi dei voli poteva essere “aggirato” anche prima

Si tratta di trucchi e accortezze che, già da tempo, sono state individuate e diffuse da coloro che viaggiano più spesso e che ne hanno fatto un mestiere

07/08/2023 di Ilaria Roncone

Chi viaggia spesso lo sa. Da quando prenotiamo con le applicazioni e sfruttiamo gli aggregatori per pagare meno voli ci sono sempre stati trucchi e trucchetti più o meno noti da utilizzare. La scoperta di questi trick per prenotare al minor prezzo possibile un viaggio verso questa o quella meta – a seconda non solo del ragionamento alta o bassa stagione – è stata fatta (e condivisa) nel corso degli anni da molti travel blogger che, avendo fatto del viaggio un mestiere, hanno individuato una serie di accortezze che si possono avere per accreditare meno soldi sui conti delle compagnie aeree quando si comprano i biglietti.

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Come pagare meno voli?

Cercando su Google come pagare meno i voli aerei escono tutta una serie di articoli sui “trucchi” per pagare meno i voli. A seconda dell’esperienza, sono state individuate una serie di regole (dall’orario in cui cercare i biglietti al dispositivo che è meglio utilizzare per farlo) per risparmiare denaro. Va da sé che tutto questo – come stiamo vedendo nella giornata di oggi – può anche essere causa di un «pregiudizio economico per l’utente» operato dal funzionamento di quegli stessi algoritmi che, venendo sperimentati e compresi per il loro funzionamento in un determinato momento, si sono rivelati “aggirabili” nel tempo.

Il punto di partenza di questi ragionamenti legati alla fluttuazioni dei prezzi sono basati sul tracciamento effettuato con i cookies. Le compagnie aeree agiscono modificando i prezzi dei voli low cost basandosi sul tracciamento e per questo, quando si accorgono della ricerca ripetuta per un determinata tratta, tendono ad aumentare i prezzi o a far notare che sono rimasti pochi biglietti così da indurre a comprare quanto prima. Da questo deriva il primo dei consigli utili, ovvero cercare in modalità incognito.

C’è poi l’andamento dei prezzi che, secondo quanto osservato, tendono ad aumentare in maniera esponenziale a partire da dieci giorni prima della partenza. Il periodo migliore per prenotare risulta essere da tre mesi a due o tre settimane circa prima del volo facendo però sempre attenzione alle oscillazioni. Ci sono anche orari migliori per prenotare: c’è chi dice di notte, c’è chi dice nel weekend ma – in questo specifico frangente – è difficile individuare una regola che valga per tutte le compagnie e in tutti i momenti. In tal senso conviene sfruttare gli strumenti degli aggregatori come Google Flights o Skyscanner, i quali permettono di confrontare i prezzi del volo di andata su tutta una settimana o su tutto un mese.

Sfruttare gli aggregatori per cercare i voli – andando poi a prenotare direttamente sul sito della compagnia prescelta – aiuta a mettere a confronto i prezzi e a individuare situazioni per le quali, per esempio, possa convenire fare il viaggio di andata con una determinata compagnia e quello di ritorno con un’altra.

Ci sono poi i cosiddetti “error fares”, ovvero biglietti aerei – ma anche altre tipologie di servizi turistici – messi online a prezzi anche molto vantaggiosi per errore. Esistono siti che monitorano queste situazioni e forniscono, via mail, degli alert alle persone interessate.

Per i più “smanettoni”, inoltre, esiste la possibilità di aggirare i prezzi per un volo operati in Italia in un determinato momento utilizzando le VPN. Perché farlo? Perché, tra le altre cose, i prezzi che vengono mostrati all’utente quando cerca un volo dipendono anche dalla posizione. Ci si potrebbe quindi trovare a pagare molto di più o molto di meno un volo, banalmente, per via del Paese dal quale lo si sta acquistando. La VPN permette di aggirare questo limite poiché, sfruttandola, è possibile fare acquisti da una posizione virtuale appositamente scelta.

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