I più di mille like al commento su Alessia Bonari che dice: «Brava de che? Che c’entra con Sanremo e festival del cinema?»

L'utente lo ha scritto a corredo di un articolo di Fanpage ed è stato evidenziato dalla giornalista Monica Napoli

03/03/2021 di Redazione

Capita, ogni tanto, di soffermarsi sui commenti agli articoli proposti su Facebook dalle varie testate giornalistiche. Soprattutto quando questi commenti raccolgono centinaia e centinaia di like. Oggi vogliamo evidenziare un commento realizzato a corredo di un articolo di Fanpage – pubblicato ieri sera in contemporanea con il Festival di Sanremo – in cui si parlava di Alessia Bonari, una delle infermiere simbolo della lotta al coronavirus. Lei, che si è scattata un selfie in cui evidenziava i segni della mascherina diventando una delle immagini più condivise sui social network nella prima parte della pandemia in Italia, è stata ospite della prima serata del Festival della canzone italiana. I commenti su di lei, al solito, sono stati ingenerosi (se non proprio offensivi).

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Commento su Alessia Bonari e l’accoglienza sui social network

La giornalista di Sky Monica Napoli, attraverso i suoi profili social, si è chiesta – pubblicando il commento che ha attirato anche la nostra attenzione – quand’è che siamo diventati un Paese così livoroso:

Nella fattispecie, l’utente – che aveva raccolto quasi 1.5k like – commentava così l’ospitata a Sanremo dell’infermiera simbolo della lotta al coronavirus in Italia: «Ma brava de che?! Ma mica è l’unica donna che lavora in ospedale e che ha combattuto contro il Covid in prima linea! Ma gli altri mi sembra che se ne stanno a casa con la loro famiglia no in televisione! (sic) Ma finitela!! Sanremo, festival del cinema che c’entrano con lei? Ah già forse perché la pagano per andare».

Il commento colpisce soprattutto per i tanti endorsement ricevuti. Ma si possono contare – anche a corredo di articoli di altre testate – diversi commenti negativi nei confronti di Alessia Bonari, rimproverata semplicemente per essere diventata il volto di una categoria che ha lottato e ha assicurato le cure a milioni di italiani. L’importanza del simbolo viene così svilita: ci sono senz’altro centinaia di infermieri che, come la Bonari, hanno reso un servizio impeccabile; ma per quale motivo bisogna accanirsi con la persona che – per una serie di circostanze e per il momento specifico in cui ha voluto condividere il suo messaggio – è riuscita a raggiungere persone in tutto il mondo? La verità è che, nel momento in cui abbiamo detto che da questa pandemia ne usciremo migliori, abbiamo smesso di crederci.

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