Airbnb per alloggi particolari e partenze dell’ultimo minuto | Viaggiare Informatici
A raccontarci l'esperienza con l'app per cercare alloggi troviamo Gabriella Korchmaros di @whereyouneedtobe e Andrea Razeto e Cristina Puleo di Borghingordi
16/08/2022 di Redazione
Come si risolve un’emergenza alloggio all’ultimo minuto, quando ci si ritrova a dover prenotare qualcosa per un viaggio che prevede una partenza programmata oggi per domani? Come ci hanno raccontato Gabriella Korchmaros di @whereyouneedtobe e Andrea Razeto e Cristina Puleo di Borghingordi, Airbnb è una soluzione efficace e rapida per risolvere questo tipo di problemi. L’opportunità di trovare alloggi non solo in alberghi e ostelli ma anche in appartamenti messi a disposizione dai proprietari per ospitare anche molte persone contemporaneamente si rivela vincente quando serve un po’ di elasticità con poco preavviso.
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Airbnb viene in soccorso per le emergenze
Proprio i travel creator hanno raccontato ai microfoni di Giornalettismo della loro esperienza: «Ci siamo ritrovati tre ore prima di dormire a non sapere dove soggiornare e Airbnb ci è venuta in soccorso», raccontano parlando dell’app che si basa sulla condivisione degli spazi a favore dei viaggiatori. Tra offrire alloggio e alloggiare quale delle due cose è più semplice? Entrambe, se si smanetta un po’ con l’app capendo rapidamente come fare l’una e l’altra.
Sicuramente cercare e trovare alloggio rapidamente è il punto a favore maggiore per i viaggiatori quando si parla di Airbnb, come raccontano Borghingordi, sottolineando anche come la piattaforma per la ricerca di alloggio permetta di fare esperienze inedite a seconda delle esigenze. Uno dei ricordi più belli legati all’applicazione? La possibilità di «soggiornare in una tenda mongola a venti minuti da Torino con tanto di jacuzzi serale».
Tra le novità più recenti di Airbnb che sicuramente interessano i viaggiatori e chi ama utilizzare l’app c’è quella relativa alla possibilità di «scegliere l’hotel a prescindere dalla destinazione», come raccontano i due travel creator che basano l’esperienza Instagram che conducono per i propri follower – come suggerisce il nome – su cibo e borghi in giro per l’Italia.