Cosa manca all’AI Act per essere definitivamente approvato

Un viaggio nelle pieghe del regolamento europeo sull'intelligenza artificiale approvato, qualche giorno fa, dal Parlamento Europeo

02/07/2023 di Redazione Giornalettismo

Lo scorso 14 giugno, il Parlamento Europeo – riunito a Strasburgo – ha dato il via libera (ad ampia maggioranza) alla bozza definitiva del testo dell’AI Act. Il regolamento UE sull’intelligenza artificiale, dunque, è scritto ed è – in parte – differente rispetto alla prima versione presentata alle Commissioni. Ora, però, il percorso non è finito visto che tutto dovrà passare per le forche caudine della “negoziazione” con gli Stati membri. Solo allora, con la deadline fissata entro la fine del 2023, si potrà procedere con il recepimento dei Paesi e l’effettiva entrata in vigore di queste linee guida normative.

AI Act, cosa prevede e come sarà attuato

Un tragitto durato anni, con la prima versione del testo che si concentrava – in modo particolare – sui sistemi di riconoscimento biometrico da regolamentare. E quell’impianto normativo è rimasto, con alcuni accorgimenti. Proprio prima dell’approvazione del Parlamento UE, il Partito Popolare Europeo aveva tentato di inserire un emendamento per consentire il riconoscimento facciale nei luoghi pubblici. La proposta, però, è stata respinta e rinviata al mittente.

Ma l’AI Act non riguarda solo questo. Nel corso degli ultimi mesi – potremmo parlare di un “avanti ChatGPT” e un “dopo ChatGPT” – si è manifestata l’esigenza di dare norme ben precise anche ai modelli di linguaggio basati sull’intelligenza artificiale. E, come già previsto dalla versione iniziale del testo del regolamento, anche strumenti come quelli di OpenAI (e della concorrenza) saranno etichettati in base al livello di rischio. Inoltre, le aziende produttrici e fornitrici dovranno rispondere a dei requisiti fondamentali come sicurezza, trasparenza e privacy.

In attesa dell’entrata in vigore dell’AI Act, l’Europa ha iniziato a chiedere alle aziende di sottoscrivere un accordo volontario dal nome simbolico: AI Pact. L’iniziativa viene portata avanti da Thierry Breton, Commissario europeo per il mercato interno e i servizi della Commissione guidata da ursula von der Leyen, e prevede il rispetto di alcuni standard preliminari che poi confluiranno con l’approvazione del regolamento Europeo sull’intelligenza artificiale.

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