Cos’è la delibera AGCom 10/21/CONS e cosa succederà ai vostri smartphone

In seguito a questo provvedimento, ci sarà un blocco dei servizi a pagamento indesiderati entro il 31 maggio

25/03/2021 di Gianmichele Laino

È definitivamente tramontata l’epoca dei servizi a pagamento indesiderati, attivati attraverso SMS magari, che per tanto tempo hanno avuto l’effetto di prosciugare le ricariche telefoniche. Sicuramente avrete notato che, in questi giorni, il vostro gestore telefonico vi sta avvisando – sempre via SMS – dell’attivazione della cosiddetta delibera AGCom 10/21/CONS, ovvero il provvedimento dell’autorità garante delle comunicazioni con il quale si censura in maniera definitiva questa pratica scorretta.

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AGCom 10/21/CONS, cosa succede

Se avete Vodafone, ad esempio, vi sarà capitato di leggere un sms con questo testo:

Gentile Cliente, ti informiamo che ai sensi della delibera AGCom 10/21/CONS, sul tuo numero mobile verrà attivato gratuitamente un blocco automatico dei servizi a sovrapprezzo entro il 31 maggio. Per mantenere la tua utenza abilitata all’acquisto di questi servizi, entro il 25 aprile invia un SMS al numero ******* digitando “sblocco”.

Ma tanti messaggi del genere sono stati diffusi anche da altre compagnie telefoniche. Non si fa altro che recepire una delibera dell’AgCom del 5 febbraio 2021. «Con la sola esclusione di una serie di servizi di vasta diffusione erogati tramite SMS – scriveva l’autorità in occasione dell’approvazione della delibera -, che permettono all’utente di effettuare donazioni solidali, accedere a servizi bancari, postali, di mobile ticketing e di televoto, la delibera adottata dal Consiglio, relatore il commissario Antonello Giacomelli, mira a garantire un’attivazione consapevole e documentabile di tutti i servizi premium in abbonamento».

Dunque, in soldoni, da questo momento in poi bisognerà esplicitamente dichiarare di essere disponibili a ricevere servizi in sovrapprezzo rispetto alla tariffa standard degli abbonamenti alle compagnie telefoniche. Di default, invece, questi stessi servizi saranno disattivati entro 30 giorni dall’invio dell’opportuna comunicazione ai clienti da parte delle compagnie telefoniche. Un provvedimento che, pertanto, va assolutamente a favore del consumatore.

Il processo per accedere a servizi a pagamento dovrà essere per forza di cose consapevole: la procedura per l’attivazione dei servizi premium in abbonamento, infatti, prevede – in seguito alla delibera AGCom 10/21/CONS – l’inserimento del numero di cellulare seguito da una one time password (OTP) di almeno cinque cifre «che il cliente – dice l’AgCom – deve inserire manualmente al fine di acquisire una documentata prova del consenso espresso.

L’incubo di ritrovarsi senza credito per l’attivazione di un servizio aggiuntivo non desiderato può dirsi finito.

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