La bufala dell’ex terrorista fascista Maurizio Murelli, di Radical chic boriosi e di Sinistra cazzate libertà sugli adesivi antifascisti di Pavia
20/03/2018 di Andrea Mollica
Maurizio Murelli, ex terrorista fascista, Radical chic boriosi e Sinistra Cazzate Libertà hanno diffuso una bufala sugli adesivi antifascisti di Pavia. Prima Murelli e poi le pagina Facebook, seguita da decine di migliaia di persone per i post molto sarcastici e denigratori contro i progressisti, hanno travisato una notizia vera, spiegando come gli adesivi antifascisti di Pavia siano stati attaccati dagli stessi antagonisti che li hanno denunciati. Una falsità completa.
La bufala dell’ex terrorista fascista Maurizio Murelli, di Radical chic boriosi e di Sinistra cazzate libertà sugli adesivi antifascisti di Pavia
Maurizio Murelli, ex terrorista condannato a 18 anni di carcere per gli scontri fatti dagli estremisti di destra a Milano durante i quali è stato ucciso l’agente di polizia Antonio Marino, ha scritto «Ma guarda guarda… E che non lo sapevamo? Per una settimana prima delle elezioni e nella domenica stessa in cui si votava hanno menato il torrone sui fascisti che attaccavano adesivi che indicavano le abitazioni degli antifascisti. Se li erano stampati e messi loro. Ora vediamo quale TG nazionale riprende la notizia».
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Stesso post poche ore dopo su Sinistra Cazzate Libertà. «Tutto ciò ha del meraviglioso. Ricordate gli adesivi “qui abita un antifascista” che saltarono agli occhi delle cronache per essere stati attaccati da ignoti “fascisti” una notte a Pavia nelle abitazioni degli antifascisti locali? Ovviamente finirono in tutti i Tg e media nazionali, da Rai 1 a La Repubblica, che diedero ampio risalto alla notizia, suscitando un’ondata di solidarietà che raggiunse anche Laura Boldrini e che portò il sindaco della città a commentare l’episodio (sigh!). Ora, che se li fossero attaccati da soli era palese per chiunque conoscesse un minimo l’ambiente. Oggi è giunta la conferma. Che figura di merda ragazzi».
La fonte delle bufale è un articolo della Stampa che dice come «nell’abitazione della studentessa con obbligo di firma c’erano quasi 800 adesivi con la scritta «qui abita un@ antifascista»: riconducibili al movimento antagonista di Pavia». L’informazione della Stampa è corretta, ma Murelli così come le pagine Facebook di destra non hanno compreso quello che c’è scritto. Gli adesivi antifascisti trovati nella casa della ragazza attivista del centro sociale Askatasuna sono stati ripresi da un disegno di Zerocalcare dedicato alla storia degli adesivi contro i militanti antifascisti di Pavia.
Mauro Vanetti, attivista di Pavia, ha infatti condiviso su Twitter la differente grafica e le diverse scritte dei due adesivi. Il primo ha un “ci” grammaticalmente scorretto sopra la bandiera sbarrata, che non è disegnata sbarrata invece nell’adesivo che riprende il disegno di Zerocalcare. Nell’adesivo trovato in casa nell’antagonista di Torino si nota un @, e una serie di persone raffiguranti gli attivisti antifascisti assenti nell’adesivo attaccato dagli estremisti di destra, con tanto di scritta Movimento Pavia.
Zerocalcare aveva disegnato una vignetta che è stata distribuita subito dopo i fatti successi a Pavia, come informa la Provincia Pavese.