Come se la cavano i concorrenti di Amazon nel distribuire abbonamenti alle news

Sia Google News che Apple News hanno provato a offrire un servizio analogo a quello che Kindle sta sospendendo

20/03/2023 di Ilaria Roncone

Che tipo di panorama è quello dell’offerta di abbonamenti giornali online? Come stiamo vedendo nel corso di questa giornata, Amazon sta scegliendo di non presidiare più il campo rimettendo tutto in mano agli editori. Cosa fanno i concorrenti come Apple News+ o – ancora – Google News Print Replica? Al di là delle loro mosse, che approfondiremo a breve, il punto è che anche ciò che hanno scelto di fare i concorrenti non ha goduto di grande successo.

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Abbonamenti giornali online: il caso di Apple News +

Partiamo da Apple News+, recentemente analizzato da Press Gazette. La tiratura delle prime 25 riviste di Apple News+ si sostanzia nei dati seguenti: 1.255.802 per la prima metà del 2021, 1.622.823 per la seconda metà del 2021, 1.333.088 per la prima metà del 2022. Questi numeri – forniti da Alliance for Audited Media (AAM) – sono frutto del calcolo delle aperture medie uniche per numero di rivista.

Un andamento che non risulta in crescita costante, quindi. Al netto di tutto, chi ha analizzato il panorama (la banca di investimento Cwen, sostenendo che entro il 2021 Apple News+ avrebbe potuto raggiungere 19 milioni di abbonati o – ancora – Press Gazette che ha smentito questa possibilità basandosi sui dati più recenti) non possono contare su una cosa fondamentale: le metriche dei dati dei lettori per Apple News+ che non vengono condivisi da Apple. Capire con sicurezza se questo esperimento di Apple stia avendo successo e quanto successo stia avendo, quindi, non è possibile.

E Google News?

Per capire qualcosa nell’ambito degli abbonamenti a riviste e giornali di Google News dobbiamo tornare al 2020. Proprio all’inizio dell’anno della pandemia Google News ha annunciato di voler sospendere il servizio che permetteva ai lettori di visualizzare le pagine delle riviste sugli schermi dei propri device.

Print Replica di Google News era un servizio che forniva la versione in PDF delle pagine stampate visualizzabili sia da dispositivo mobile che da desktop. Nel 2020 Google ha inviato una mail agli abbonati alle riviste informandoli del cambiamento, suggerendo anche di visitare direttamente il dito web delle riviste. All’epoca un portavoce di Google ha affermato che gli editori avrebbero comunque potuto «continuare a vendere contenuti su Google News sotto forma di pubblicazioni a pagamento basate su RSS; è solo il supporto per la vendita di file digitali discreti che sta cambiando».

Sembrerebbe, dunque, che il mondo dei giornali online e della loro distribuzione non goda di ottima salute considerati gli esperimenti fatti e i risultati ottenuti da tutti quei colossi che – in molti altri ambiti – hanno trovato la formula del successo.

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